[Cont. Significato, origine e diffusione del cognome Michielotto. E, insieme coi ponti e con le fortificazioni, altre opere si possono annoverare. C. Boito, Architettura del Medioevo in Italia, Milano 1880; id., Il Duomo di Milano, Milano 1889; L. Fumi, Il Duomo d'Orvieto, Roma 1891; A. Gatti, La basilica petroniana, Bologna 1913; P. Egidi, Carlo I d'Angiò e l'abbazia di S. Maria della Vittoria, Napoli 1910. Ma, stante la mancanza di notizie precise, le cose a questo riguardo non sono molto chiare. La "divina proporzione", le leggi del ritmo architettonico sono ricercate dai teorici del tempo, sia con l'interpretare e volgarizzare le formule di Vitruvio per gli ordini architettonici, sia col trarre rapporti armonici dalla quadratura di figure e di oggetti; e rappresenta la vera caratteristica di questo periodo in cui si delinea alfine l'architetto moderno. Il Promis (il primo e il più reciso assertore degli assiomi su enunciati) nomina espressamente anche gli anfiteatri. Ed ecco, in rispondenza a queste cause che dànno alla produzione carattere individuale e compatto, l'architettura divenire unitaria e regolare, perdere l'aspetto regionale per elevarsi a stile nazionale, che presto invaderà il mondo con una diffusione meravigliosamente prepotente. A questa scolastica geometrica e simbolica si riferiva Jean Mignot quando, partendo sdegnato da Milano, esclamava: Ars sine scientia nihil est ma intanto i maestri lombardi elevavano il duomo di Milano, non applicando una formula, ma traducendo in pietra un ben più ampio e saldo sentimento di tradizione italiana nella proporzione degli spazî e nella distribuzione dell'ornamento. Se così è, questo fatto sarebbe il primo indizio di ciò che si ha ragione di pensare rispetto alla successiva architettura romana, cioè: che l'esercizio della grande architettura di stato fosse una funzione statale e che gli architetti fossero dei pubblici ufficiali. Che poi gli architetti romani siano riusciti più originali nella concezione d'insieme che nella decorazione, è un fatto di secondaria importanza; che per gli elementi decorativi prendessero a prestito motivi già esistenti nell'arte greca o che addirittura si giovassero della collaborazione di artisti greci, poco importa; che l'esecuzione materiale d'alcune parti venisse affidata a talune categorie di maestranze specializzate e quelle di altre ad altre (con la specializzazione delle maestranze si connette l'esistenza di corporazioni, o collegi, che tanta importanza ebbero nella formazione delle tradizioni tecniche), è cosa che riguarda il principio, universalmente osservato, della distribuzione del lavoro; e, finalmente, che l'esecuzione di molte opere pubbliche fosse data in appalto non significa che i redemptores si dovessero occupare anche dei progetti o che non lavorassero sotto la direzione degli stessi architetti che i progetti avevano disegnati e preparati. In Russia gli studî di architettura si compiono presso le accademie di belle arti, specialmente quella di Leningrado; ma sistematicamente i migliori allievi erano finora inviati a perfezionarsi all'estero. Nella Repubblica Argentina, infine, è recente l'istituzione nell'università di Buenos Aires di una facoltà d'architettura, nella quale si avrà un corso di studî della durata di 5 anni. HABITARE (frequentativ. Usando "architetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * totano =, Usando "architetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ateo =, Intrecciando le lettere di "architetto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno =. ad infel. L'esercizio promiscuo dell'attività di architetto e di quella di appaltatore che va diffondendosi, per la illusione da parte dei clienti di rendere unica la responsabilità e semplice l'andamento dei lavori, e per il desiderio da parte degli architetti di maggiori guadagni, deve quindi ritenersi contrario ai suddetti principî e deve rigorosamente essere escluso. Nell'Occidente d'Europa il Medioevo, fino al sec. Il cognome Michielotto deriva dalla cognomizzazione del nome comune Michele, molto usato e venerato nel Medioevo perche considerato il principe degli arcangeli o Santo combattente nel cristianesimo. Tuttavia un largo movimento per variare questo stato di cose, che anche in Inghilterra non sembra più rispondente ai progressi della vita attuale, si va manifestando; e lo stesso British Institute sta studiando la creazione d'una scuola regolare e completa o almeno il coordinamento delle esistenti. Alcunché di analogo si è congetturato rispetto alla Grecia, ove un surrogato di scuola per i giovani architetti sarebbero stati i templi. Nelle recenti sue ricerche il Briggs ha a tal riguardo ritrovato numerosi nomi di architetti, pur sotto la modesta denominazione di aedificator o protomagister o maître maÃ¥on. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Queste condizioni variano secondo i paesi. Concepire il disegno di una costruzione secondo le leggi dell’architettura e curarne l’esecuzione: architettare un palazzo, una chiesa; tutti gli... L'architetto nell'età medievale e moderna. Tale carattere aristocratico e accentratore dell'architetto prosegue nei due secoli successivi ed acquista il più elevato grado coi nomi del Bernini, del Borromini, del Buontalenti, del Fanzaga, dello Iuvara, del Vanvitelli, del Fuga; e, fuori d'Italia, del Mansart, del Hardouin, del Wreen e dei tanti architetti italiani che hanno affermato oltr'alpe la nostra architettura con una unità stilistica tutta italiana nuovamente raggiunta dopo tanti secoli. XI, ha interesse per la silenziosa conservazione della tradizione antica e delle antiche istituzioni corporativistiche, di cui tuttavia le tracce sono scarsissime ed incerte. B. In questi desiderî è incluso il programma della formazione di moderni architetti, lo schema della moderna scuola di architettura, che quasi dappertutto si va affermando come istituto universitario, a cui si accede dopo i completi studî secondarî, classici o tecnici, e che unisce insegnamenti artistici, scientifici, pratici. E anche il lavoro collettivo ed anonimo delle maestranze ha ceduto il campo, almeno nelle opere maggiori, alla figura direttiva dell'architetto, con la libera collaborazione degli artefici nei particolari architettonici o decorativi. (f. -a) Chi predispone i progetti per la costruzione di edifici e di opere d’architettura in genere, e ne dirige e amministra l’esecuzione;... architettare v. tr. Questo risulta in modo chiaro per l'Egitto, ove, per esempio, una vera dinastia di architetti, di padre in figlio, si è succeduta ininterrottamente per ben ventidue generazioni. In Austria l'istruzione teorica è data tanto nei politecnici quanto nelle accademie di belle arti, ovvero nelle scuole professionali associate alle accademie di belle arti; ed è completata dal tirocinio pratico presso un architetto. La città di Brasilia è stata progettata dal famoso architetto ed urbanista Oscar Niemeyer. Infatti, senza entrare nella spinosa questione della definizione dell'arte, è innegabile che certe costruzioni di carattere pubblico e militare, come per esempio i ponti e molte opere di fortificazione, siano spesso vere opere d'arte, intese nel senso più strettamente estetico della parola. Per qualche tempo l'architettura è rimasta ancora unita e confusa con l'ingegneria; poi, aumentati a dismisura i campi di azione di questa, reso sempre più arduo e complesso il bagaglio scientifico occorrente per la costruzione, i due insegnamenti e le due professioni hanno cominciato a separarsi: separazione nettissima nei paesi anglosassoni, più o meno profonda negli altri. ; E. Caillemer, in Daremberg e Saglio, Dictionn. Dell'istituzione di vere scuole non si hanno notizie se non per epoche molto tarde. Dando uno sguardo agli ordinamenti didattici delle principali nazioni estere, si troveranno differenze abbastanza sostanziali. 1 ALCUNI AFFISSI NEL LINGUAGGIO SCIENTIFICO -TECNICO ETIMOLOGIA DI ALCUNI TERMINI SCIENTIFICO -TECNICI a cura di G. Giacomo Guilizzoni Come è noto, è molto più facile memorizzare le parole del linguaggio Con la teoria e con la pratica, giusta il precetto vitruviano. Enologia significato etimologico. ARCHITÈCTUS dal gr. 103. nel 2008), con status di città autonoma, che si estende dai confini con l’Estonia e con la Finlandia fino alle rive del Lago Onega. E che in realtà nella maggiore considerazione siano stati tenuti gli architetti di grande distinzione è provato dagli esempî cospicui di Rabirio, Apollodoro di Damasco, Alipio di Antiochia, e dal fatto che ad essere architetto ambì perfino un imperatore: Adriano. Quando nel Quattrocento s'inizia un nuovo mirabile italianissimo periodo, che cerca di portare le forme antiche a funzione di vita nuova, gli ordinamenti professionali non mutano sostanzialmente; soltanto si accentua il distacco tra l'aristocrazia di alcuni architetti maggiori e l'opera degli artefici della costruzione spicciola o della decorazione, i primi dei quali intendono il Rinascimento in modo organico nei concetti di spazî e di proporzioni, gli altri nella ricerca del piccolo particolare preziosamente lavorato. La conseguenza di questo inevitabile irrigidimento didattico è stata quella di distaccare sempre più l'architetto da quelle categorie di mezze figure professionali che fino allora gli erano vissute accanto e non di rado s'erano confuse con lui. Ne risulta così lumeggiata, nella sua intima essenza, tutta l'architettura medievale. A.) A Roma, l'organizzazione quasi militare e di maestranze guidate da abilissimi capi porta alla grande architettura spaziale, meraviglia d'equilibrio, di slancio, di disciplina e di scienza costruttiva. Künstler, 2ª ed., II, Stoccarda 1889, p. 216 segg. Difficilmente si può pensare a scuole, intese nel senso moderno della parola, soprattutto per i primi tempi. Intorno a loro, come si è detto, sono gli architetti minori e i costruttori e le maestranze, e ne deriva nell'architettura del Quattrocento uno sdoppiamento singolare. Architetto o Architetta? I corsi sono organizzati press'a poco come quelli di una facoltà universitaria e vi si può essere ammessi solo con la licenza delle scuole secondarie, il baccalauréat. Lorenzo, nome per bambino di origini antiche: una guida al significato, segno zodiacale, pietra porta fortuna, colore, canzone e personalità di chi porta questo nome Lorenzo, nome per bambino Lorenzo è un nome di origini latine particolarmente diffuso sia in Italia che nei Paesi anglosassoni. Architettonico (Braccio). I più antichi di cui si abbia ricordo nella tradizione storica sembra siano da ritenersi i pontefici, se è vero che il loro nome deriva dalla costruzione del ponte Sublicio. L'architetto nell'età medievale e moderna. In Egitto essi godevano d'una posizione quanto mai privilegiata, come se si fosse voluto adeguarla alle opere veramente grandiose di quell'architettura. Mentre questi concetti si concretano e le suddette definizioni stabilite dalla legge cominciano ad avere applicazione, nel nuovo ordinamento dello stato corporativo fascista il Sindacato degli architetti ha avuto il suo posto nella Confederazione Nazionale dei Sindacati Professionisti ed Artisti, accanto agli ingegneri e agli artisti, e sotto la sua egida sono stati posti varî enti di cultura, quali le Associazioni artistiche tra i cultori d'architettura. Una statua acefala del Louvre, da Tello nella Caldea, rappresenta un architetto seduto. Egli riassume in sé tutta la competenza artistica e tecnica e studia l'opera in tutti i suoi particolari e a sé subordina tutta l'esecuzione dei lavori; compensato spesso lautamente con stipendî regolari o con beneficî (Bramante ad esempio era frate del piombo, cioè godeva di prebende sui bolli nella Curia pontificia), capo di una schiera, non più di artefici, ma di aiutanti di studio che lo coadiuvano nei disegni e nelle misure. rom., I, Roma 1895, p. 643 segg. ), si può dedurne che le rispettive funzioni fossero abbastanza nettamente definite. A questa formazione non ancora bene ordinata (ché un nuovo ordine di studî non s'improvvisa) occorrerà portare maggiore unità, e anche occorrerà definirne meglio i rapporti col nuovo organismo d'insegnamento artistico, contemplato dalla grandiosa riforma del 1923. Quelle dei professionisti di maggior distinzione non devono essere state punto disprezzabili: dalla testimonianza di uno scritto attribuito a Platone (Anterast., p. 135) si ha notizia che in Grecia gli architetti non erano molto numerosi e che quindi bisognava compensarli con onorarî alquanto elevati; e a questa notizia relativa alla Grecia fa riscontro, per Roma, il rimprovero di troppa avidità che Vitruvio muove ai colleghi del suo tempo. di HABERE, avere), che nel senso proprio vale continuare ad avere, ma più comunemente Aver consuetudine in un luogo, Abitarvi. Da un lato l'opera dei maestri che anticipa i tempi nella ricerca di nobili e grandi espressioni veramente classiche nel sentimento di dignità e di proporzione; dall'altro quella del minuto popolo dell'arte che riveste schemi architettonici ancora ibridi, o addirittura in ritardo, con una mirabile ornamentazione in rilievi eleganti e sottili. Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: Scarti di lettere con resto non consecutivo: Iniziano con "architetto": architettonica, architettonicamente, architettoniche, architettonici, architettonico. sui lavori della miss. Cale. Gli ricorda che a lui verranno a chiedere ordini il costruttore delle mura, il cavatore dei marmi, gli operai delle vòlte, gli artefici del bronzo e del musaico e ch'egli dovrà spendere bene il denaro assegnatogli. architetto. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione consapevolmente filologica dei classici greci e latini, dal rifiorire delle lettere e delle arti, della ... Comune del Veneto (415,9 km2 con 268.993 ab. Sugli architetti egiziani: H. Brugsch, Geschichte Aegyptens, Lipsia 1877; Deveria, Bakenkhonsou, in Rev. Il capomastro, che sempre era stato l'autore delle opere minori e in esse aveva mantenuto la continuità della tradizione semplice, o sviluppando l'arte popolare, o innestandovi i portati dell'arte maggiore, è da allora divenuto un esecutore materiale. Ma fra tutte le parole latine che variamente descrivono un'abitazione, è stata questa ad avere in sorte, nella nostra lingua, il significato più completo che si può associare a questo oggetto. L’immediatezza e la spontaneità dell’espressione dell’autore trovano in realtà una conferma nel significato etimologico della parola “architetto”, dal greco antico arkitecton, composta dai termini àrche (principio, primo, capo) e técton (creare, inventare, costruire) che richiama quindi al significato di “capo inventore” e, contemporaneamente, a quello di “capo costruttore”. È compensato direttamente dal cliente (sulla base di tariffe di onorarî che ordinariamente proporzionano il compenso all'entità finanziaria dei lavori) e non può esserlo da altri; nei rapporti con gli appaltatori deve rappresentare gl'interessi del cliente, pur con senso di equità e di giusta comprensione delle esigenze del lavoro. S. 135. - Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. IX; J. Burckhardt, Geschichte der Renaissance in Italien, 4ª ed., Stoccarda 1904, cap. Ancora, non mancano capimastri magnificati per architetti o per ingegneri (due termini spesso tra loro confusi), ma hanno quasi sempre uffici secondarî e ruotano intorno agli astri maggiori. Enciclopedia Italiana (1929). Ma, tutto ciò premesso, resta il fatto, di già rilevato, che anche in antico la qualifica di architetto si affermò particolarmente per i costruttori di edifici e affini: per quelli, cioè, le cui opere vistose s'imposero all'ammirazione dei contemporanei e dei posteri. E, d'altro canto, non c'è ragione di supporre che l'ufficio escludesse l'arte. – 1. Colui che esercita l'architettura, che è perito dell'arte di fabbricare, che fa le piante o disegni degli edificii, e ne dirige l'opera. Mommsen, Handbuch der röm Alterthümer, VII, i, p. 894 segg. In Francia l'istruzione per gli allievi architetti si dà quasi esclusivamente nelle sezioni d'architettura delle Écoles nationales des beaux arts, cioè l'École centrale di Parigi e le 9 scuole regionali da non molti anni istituite nei dipartimenti. Il cognome Micheloni deriva dalla cognomizzazione del nome comune Michele, molto usato e venerato nel Medioevo perche considerato il principe degli arcangeli o Santo combattente nel cristianesimo. In Germania invece sono i politecnici che in una loro speciale sezione formano gli architetti. L'architetto quindi deve essere il solo autore del suo edificio nel quale darà forma d'arte alla razionale attuazione del programma a lui proposto. Pare che non corra buon sangue tra l'architetto e l'ingegnere. Ma ciò non toglie ch'essi godessero di una posizione sociale eminente. Gli architetti greci certamente abbondavano in Roma; quando altri indizî mancassero, a rendercene edotti basterebbe la testimonianza dell'imperatore Traiano, in una lettera a Plinio il giovine, governatore della Bitinia (Epist., X, 49). È indubitato che l'architettura romana, che rappresenta l'ulteriore sviluppo di ciò che, in origine, è stata tutta l'architettura italica (compresa grandissima parte della cosiddetta architettura etrusca) ebbe sempre un carattere di utilità. Il fiume, che divide ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Ma sta pure di fatto che, nella buona epoca, l'esercizio dell'architettura era compreso tra le più nobili professioni (Cicerone, De off., I, 42, 15; Vitr., VI, praef., 5 seg.). Ed è la funzione, e non il nome, ciò che determina la figura del professionista. Per le opere minori i dilettanti colti e i capimastri, per le maggiori i veri architetti, spesso tratti dalle altre arti, pittori e scultori che con la bella versatilità italiana s'impadronivano presto dei concetti tecnici, chiamati spesso da luogo a luogo, preceduti già dalla loro fama, ad elevare palazzi o chiese o a completarli o a trasformarli. Non è possibile, quindi, pensare che non fossero tenuti nella più alta estimazione quei cittadini che (giusta la ricordata testimonianza di Vitruvio) furono grandi architetti, e quegli altri che vennero successivamente creando quelle grandi opere dell'architettura romana che, pur essendo rimaste per la maggior parte anonime, attestano tuttavia del genio costruttivo dei loro autori. Ed ecco i nomi di Lanfranco, di Buschetto, di Bonanno, di Rainaldo, di Arnolfo, di Giotto, di Matteo Gattaponi, dell'Orcagna, di fra Bevignate, di Antonio di Vincenzo, di Lorenzo Maitani, di Matteo Carnevale, ecc. A. 9-16; G. Cozzo, Ingegneria romana, Roma 1928, passim. Negli Stati Uniti d'America già il sistema inglese ha subito, dalla fine del secolo scorso, profonde varianti; e ormai circa 22 scuole professionali, diversissime come programma, ma alcune veramente importanti, sono sorte e dànno un'educazione scientifica molto sviluppata. di eno - e - logia ]. Ciò che invece avrebbe una straordinaria importanza sarebbe l'accertamento del principio che l'architettura di stato fosse un ufficio accessibile soltanto a cittadini romani, non importa se militari o civili; perché, data la quantità e la grandiosità delle costruzioni romane d'iniziativa statale, quando risultasse in modo sicuro che queste costruzioni non avessero potuto essere ideate e dirette se non da architetti cittadini romani, non potrebbe non saltare agli occhi l'infondatezza dell'opinione che Roma dovesse tutte o quasi tutte le sue opere edilizie ad architetti greci. nel 2008, detti Veneziani), capoluogo di regione e di provincia. Di qui la necessità di provvedimenti speciali per sopperire ai bisogni nei momenti in cui questi d'un tratto tornavano a farsi sentire. Etimologia. de l'art dans l'antiquité, I, Parigi 1882, p. 627 segg. Vi s'insegnano la geometria, la prospettiva, le regole degli ordini architettonici, il disegno, che assume ormai un alto valore a sé nei progetti; poi le norme di costruzione e di meccanica. Anche quando muta il magister operis o il protomagister, o quando i comitati o le iniziative sporadiche sembrano sovrapporvisi, rimane l'unità data dall'opera d'un architetto che noi non più vediamo, o da un disegno o da un modello fondamentale. La fondazione di Costantinopoli segnò un grande evento nella vita architettonica e non meno grande nella preparazione professionale. Di ciò si ha un riflesso nella stessa tradizione mitologica e nei primi albori della tradizione storica (Ciclopi, Dedalo, Pelasgi).