Jura. Durante la seconda guerra mondiale il Terminillo non subì particolari danni (fatta eccezione per l'accidentale distruzione del rifugio Umberto I);[1] nelle sue strutture alberghiere si rifugiarono molte famiglie altolocate, in fuga dai bombardamenti delle città, e furono istituiti sanatori per curare i feriti di guerra. [11][13][14] A tale scopo vennero prese in considerazione le località di Campocatino, nel frusinate, e di Monte Zappi, ma alla fine la scelta ricadde sul Terminillo.[11]. See all. Unica in tutto il Centro Italia è l'illuminazione delle piste per lo sci di fondo utilizzabili anche in piena notte. Soltanto il Comune di Leonessa, dal 2009 in poi, riuscì a rinnovare l'intera impiantistica esistente, accordandosi in anticipo con le imprese appaltatrici. appartenente al gruppo dei Monti Reatini dell'Appennino Centrale, situato a 20 km da Rieti." Dieci minuti dopo sono seduto al tavolo del rifugio a mangiare il … La partenza avviene alle pendici della montagna all'altezza della colonnina di Lisciano (RI) (ultimo paesino salendo lungo la "terminillese" situato a 595 m s.l.m. È una rinomata stazione sciistica, frequentata soprattutto dagli abitanti di Roma. 0cm. I primi progetti erano particolarmente consistenti ed ambiziosi: il primo fu elaborato nel 1974 dall'ente provinciale per il turismo di Rieti e prevedeva di quadruplicare gli impianti e di triplicare le piste. Un po' più dolce e più breve (15,4 km al 6,1 % media con punte del 10%) la scalata dal versante settentrionale di Leonessa. La fauna è sostanzialmente quella tipica dell'Appennino. Il versante settentrionale o leonessano è posto a minor dislivello, ma è più aspro, selvaggio e integro, con presenza di rupi rocciose, circhi glaciali, brecciai e valli incontaminate (Vallonina e Valle Scura), ed è quello che ricorda maggiormente le cime alpine e dolomitiche. [2] Nelle carte geografiche dello Stato Pontificio era indicato con il toponimo di monte Gurgure. di Rieti, a confine fra la Sabina e l'Abruzzo. Infatti, grazie al boom economico che interessò tutta l'Italia, ampie fasce della popolazione furono messe nella condizione di potersi permettere le vacanze sul Terminillo che prima erano un lusso per pochi;[1] d'altro canto il miglioramento delle vie di comunicazione, e in particolare la massiccia costruzione di autostrade come l'Autosole,[1][17] rese maggiormente accessibili anche dal Centro Italia le stazioni sciistiche alpine come Cortina, Saint Moritz e Courmayeur, che l'alta borghesia iniziò a preferire e a considerare più chic ed esclusive. Il monte Terminillo è un massiccio montuoso appartenente al gruppo dei Monti Reatini, la cui vetta raggiunge i 2217,13 m di altitudine (secondo la nuova rilevazione, fino a tutto il XX secolo l'altezza era di 2216 m s.l.m.1). con la stazione superiore della funivia, Il turismo "elitario" borghese (1935-1960), Il declino e i tentativi di rilancio (1980-oggi), Vecchio sito istituzionale del comune di Rieti, Terminus: Lungo l'antico confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie, La protesta del Cai: “Una strada al posto del sentiero storico Lisciano-Terminillo”, Rieti e la Regione Sabina. Massif central. L’anello del Terminillo vi porterà alla scoperta dei depositi di origine glaciale, delle creste e dei panorami di questo massiccio montuoso e dell’Appennino Centrale. Si leva imponente a oriente della conca di Rieti, limitato a S e a E dalla valle del Velino. Ancient Ruins. Valle Scura è nel versante nord del massiccio del Terminillo ed è una delle valli più belle e selvagge della provincia di Rieti. nei Monti Reatini. ... la parete nord del Terminillo ed il torrione visti dalle Scangive . Home Page. [32] Dal 2014 il servizio Trenobus permette di raggiungere il Terminillo da Terni con un unico biglietto, valido per il treno e per il bus 513.[33]. Noto anticamente come Monte Gurgure e Mons … Panillo Il Panino Del Terminillo (208) 6.1 km $ Italian. Il versante meridionale è molto più antropizzato e sfruttato a livello turistico, ed è posto a grande dislivello rispetto al fondovalle. Attraversata dal gelido e cristallino torrente Scura, è profondamente incassata nel versante orientale del massiccio, dominata a nord dalle pendici del Monte Cambio e a sud dalla … Con la prima flessione delle presenze, alla metà degli anni settanta, emerse la necessità di rilanciare il Terminillo, in particolare realizzando impianti di innevamento artificiale, sfruttando maggiormente il versante leonessano (orientato a nord e quindi soggetto a nevicate maggiori e più durature) e collegandolo al versante reatino con un impianto di risalita (allo scopo di unificare le due stazioni sciistiche di Pian de' Valli e Campostella). [29] Pertanto i proponenti hanno avviato una nuova revisione del progetto, apportando le modifiche richieste per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale, e nel giugno del 2019 lo hanno sottoposto per la terza volta al giudizio della regione Lazio. Il monte Terminillo (Mons Tetricus per gli antichi romani) è un massiccio montuoso, la cui vetta più elevata raggiunge i 2217,13 m di altitudine (nuova rilevazione, precedentemente l'altezza era di 2216 m s.l.m.). [19][20] Proseguirono inoltre i lavori di attrezzaggio della stazione sciistica già iniziati prima della guerra: nel 1949 cominciò l'edificazione di un'ampia chiesa dedicata a San Francesco, a dominio della Valle Santa[17] (completata nel 1964[21]), negli anni cinquanta venne costruita sul versante nord una seconda strada di accesso al Terminillo (la strada provinciale 10 Leonessa-Campoforogna)[11] e nel 1958 venne realizzato dalla cassa per il Mezzogiorno un vero e proprio acquedotto a servizio della stazione sciistica (che assicurava l'approvvigionamento idrico tramite lo sfruttamento di tre sorgenti poste sul monte di Cambio e imponenti impianti di sollevamento). Terminillo Massiccio calcareo appenninico del Lazio (2216 m s.l.m.) [13] Fu così che il progetto prese il via: nello stesso mese di gennaio 1933, Mussolini ordinò al podestà di Rieti, Marcucci, la costruzione di un'ampia strada che da Lisciano si arrampicasse sul Terminillo: la Via Terminillese (statale 4 bis). Da Roma, Terni e L'Aquila si arriva al Terminillo raggiungendo Rieti (da Roma con la strada statale 4 Salaria, da Terni attraverso la superstrada Rieti-Terni e dall'Aquila con la statale 17 passando per Antrodoco-Cittaducale), per poi uscire allo svincolo Nucleo industriale e percorrere la Terminillese. [1], Nel 1873 venne fondata la sezione di Roma del Club Alpino Italiano[4] che nel 1903 fece costruire il rifugio Umberto I (attuale rifugio Massimo Rinaldi) a quota 2108 metri. Si trova nel punto più innevato del Terminillo in un contesto molto suggestivo, immediatamente sotto la vetta. Da ricordare, tra le manifestazioni sportive, la ormai famosa "Coppa Bruno Carotti", cronoscalata automobilistica del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM) organizzato dall'ACI di Rieti. Numerosi inoltre i transiti in cima alla Sella di Leonessa, l'ultimo nel 2007. Lì mi fermo e scatto qualche fotografia, lo scenario è davvero molto bello. Mont Terminillo [Nom de territoire ou nom géographique] Monte Terminillo [Nom de territoire ou nom géographique] Notes. Hapit nalukop sa kaumahan ang palibot sa Monte Terminillo. [1][15] In realtà, secondo le testimonianze degli istruttori che lo assistevano, il duce non era un abile sciatore e nelle sue visite si limitava a fare qualche passo con gli sci ai piedi. Sullo sfondo la cima del Monte Terminilluccio (1864 m s.l.m.) n°12 del 27/03/2010 ( ** FILE NON PRESENTE ** 0) C’è un piccolo massiccio in Appennino Centrale, a poco più di 100 km dalla Capitale, che in questi mesi ha catalizzato l’attenzione dei social e della stampa locale e nazionale: il Monte Terminillo, in provincia di Rieti nota per la verde Valle di San Francesco oasi di pace, per i campionati internazionali di volo a vela e, in antico, considerata da Plinio il Vecchio l’Ombelico d’Italia. L'intero massiccio nel senso più esteso ricade all'interno del territorio di diversi comuni del Reatino: Rieti, Leonessa, Micigliano, Posta, Cantalice, Poggio Bustone, Rivodutri e Morro Reatino. 0cm. Il Monte Terminillo è una montagna appartenente al gruppo dei Monti Reatini nell’Appennino centrale. Il Terminillo, sia per gli esterni che negli interni degli alberghi, è stato il set per le riprese di numerosi film; in particolare, tra gli anni sessanta e gli anni ottanta, rappresentò una location abituale per molti film della commedia all'italiana, con attori come Vittorio De Sica, Alberto Sordi e Enrico Montesano. [17], Al termine delle ostilità, la montagna tornò ad essere un luogo di villeggiatura ambito dalla borghesia romana:[17] tra gli anni quaranta e cinquanta, infatti, il Terminillo divenne un punto di ritrovo della "Roma bene" e fu teatro di molti eventi mondani della dolce vita dell'epoca: fu frequentato abitualmente da esponenti del mondo politico (ad esempio Togliatti e Nilde Iotti o il presidente del consiglio Pella),[19] da nobili e aristocratici (come i duchi Parodi Delfino e l'ex re Faruq I d'Egitto),[17] nonché da famosi attori e registi cinematografici (come Anita Ekberg,[1] Gino Cervi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Jean Sorel, Gina Lollobrigida, Bice Valori, Paolo Panelli, Antonello Falqui, Luciano Enner, Giuliano Gemma, Raf Vallone, Massimo Girotti, Rossana Podestà, Eleonora Rossi Drago, Bruno Modugno, Carla Del Poggio, Anna Maria Ferrero, Marina Vlady Versois, Tina Pica, Luigi Zampa ed Eduardo De Filippo). Alpes du Nord. Les 2 Alpes. (Terminillo Stazione Montana), venne elaborato dai comuni del comprensorio insieme alla provincia di Rieti, dopo una lunga e faticosa ricerca di un accordo tra gli stessi, e presentato al pubblico il 27 dicembre 2014, con previsione di apertura dei cantieri entro il 2015. [10], Negli anni trenta il governo fascista realizzò sul monte Terminillo un imponente progetto di valorizzazione turistica, che portò la montagna a diventare una vera e propria stazione sciistica con moderne infrastrutture di accesso e di ricettività; pubblicizzata e propagandata come la "montagna di Roma", in breve divenne un punto di riferimento per l'intera Italia centrale e in particolare per l'alta borghesia romana. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 1 nov 2020 alle 11:15. [4] La presenza del rifugio, che per la prima volta offriva un punto di ristoro a scalatori ed escursionisti, favorì l'arrivo di più visitatori,[9] che iniziarono a divenire sempre più numerosi. La Plagne. Le ragioni di tale crisi sono da ricercare principalmente nella sempre più forte concorrenza delle stazioni sciistiche abruzzesi che in tale periodo divennero meglio gestite ed attrezzate e che, pur essendo più distanti da Roma, in seguito alla costruzione dell'autostrada A24 (1970) divennero più facili da raggiungere rispetto al Terminillo, servito dalla sola statale Salaria. [5] Tuttavia la montagna non era stabilmente abitata e non era sede di insediamenti umani permanenti, fatta eccezione per modesti ricoveri di pastori.[4]. [4][8], Il viaggiatore tedesco Ferdinand Gregorovius scrisse di «valli eccezionalmente pittoresche» percorse da «torrenti spumeggianti»;[1] l'alpinista Enrico Abbate, autore di una tra le prime guide dell'Appenino, parlò di una montagna «imponente e con creste scoscese», capaci d'inverno di ricordare le emozioni di «una difficile salita alpina».