L’attuale Obiettivo sarebbe quello di movimenti di truppe e Voli sul versante turco, così come anche dalla Direzione di Damasco per il monitoraggio. Fino a poco tempo fa alleati della coalizione internazionale contro i jihadisti, i curdi verrebbero considerati come terroristi dall’esercito di Ankara. Osservatorio Diritti - L'informazione indipendente sui diritti umani. ... che solo dopo è intervenuta in loro sostegno e adesso li lascia in stallo nel bel mezzo di una situazione estremamente complicata. Nella provincia di Aleppo, invece, la presenza curda è numerosa soprattutto nel cantone di Afrin e nel distretto di Kobane. La zone storicamente abitate dai curdi in Siria vengono indicate dalla stessa popolazione come province del “Rojava“, un termine che significa “occidente”. E i curdi infatti iniziano ad organizzarsi, come testimonia la fondazione, sempre nel 2003, del Pyd (Partito dell’Unità Democratica), destinato ad essere formazione di riferimento per i curdi siriani. Il Kurdistan è una regione geografica dell’Asia sud-occidentale, suddivisa fra Turchia (per la maggior parte), Iran, Iraq e Siria. I Curdi sono un popolo senza patria. Risale agli anni ’90 la dura repressione della rivolta curda, sostenuta dal presidente statunitense George W. Bush, da parte del dittatore iracheno, che già nel 1988 si era macchiato dell’attacco chimico di Halabja, in cui sono morti 5 mila curdi. Le sue dimensioni, però, all’interno del contesto siriano, sono di gran lunga inferiori per estensione e popolazione rispetto al Kurdistan turco ed iracheno. Il “Kurdistan storico” – quello cioè che comprende le regioni abitate da questa popolazione in Medio Oriente – si estende infatti per alcuni tratti anche in Siria. Così come nei Paesi vicini, anche in Siria la presenza di una numerosa minoranza curda non manca di essere oggetto di tensioni politiche e sociali sia con lo Stato che con la popolazione araba. Si, è padre di: Kentaro (39), Ayako (34), Annaliza (27), Dominic (24), Arissa (21), Savannah (18), Kunzang (4) Primo soldato turco ucciso durante l'"operazione Fonte di pace" iniziata mercoledì nel Nord-Est della Siria, sotto il controllo dei curdi.… Lo Ypg, riorganizzato come un vero e proprio esercito, è garante anche della costituzione politica della regione autonoma dei curdi. Guerra in Yemen: ancora armi italiane ad Arabia Saudita ed Emirati…, Black Lives Matter: Brasile (ancora) alle prese con il razzismo…, Giornata internazionale dei migranti tra pandemia e diritti negati, Togo: lo Stato africano arresta Brigitte Adjamagbo, paladina dei…, Il direttore: memorie e utopie di quarant’anni di lavoro in carcere, Combattenti curdi - Foto: Kurdishstruggle (via, Curdi: storia di un popolo senza diritti e senza patria, Rojava: violenze diffuse contro donne curde, Kurdistan iracheno: bambini allo sbando in campi profughi sovraffollati, Bir-Well, la storia dei desaparecidos curdi nel documentario di Altay, Cipro, l’ultimo muro d’Europa divide greci e turchi, Palestina: nella morsa di Israele, crisi umanitarie e instabilità, Iscriviti alla newsletter di Osservatorio Diritti, Azerbaijan: giovane donna in fuga dal paese dei diritti negati, Afghanistan: le atrocità dei reparti d’assalto sostenuti dalla Cia, Iraq: Isis sconfitto, ma dopo un anno ci sono 2 milioni di sfollati. Lo scorso anno si sono tenute le elezioni locali, ma di fatto l’unico partito in grado di ottenere seggi è stato quello collegato alla lista della Nazione Democratica, ossia gli eredi del Pyd fondato nel 2003. A partire dall’estate 2014 i curdi siriani iniziano a ricevere sempre più finanziamenti ed armamenti dall’estero, oltre che sostegno dalla coalizione internazionale anti Isis a guida Usa. La prima coincide con il cantone di Afrin, la seconda invece con la zona di Kobane ed infine la terza con la provincia di Al Hasakah. E ogni tentativo di istituire uno stato indipendente, brutalmente soffocato. Il governo di Damasco è quindi sempre più debole e questo porta i curdi a prendere la palla al balzo, con la popolazione del nord della Siria che rivendica maggiore spazio e maggiore potere decisionale sugli affari locali. Non mancano accuse alle stesse Ypg circa presunte violazioni dei diritti umani contro la popolazione araba: in particolare, secondo Amnesty International ed altre organizzazioni umanitarie, parti delle Ypg avrebbero sfollato famiglie e tribù arabe per unificare territorialmente il Rojava e creare una vasta regione a maggioranza curda. La controffensiva dello Ypg è decisiva: i curdi riescono a riguadagnare terreno, ma la battaglia è di fatto casa per casa. Si tratta di fatto della prima grande città a maggioranza araba dove i curdi sono riusciti a scalzare l’Isis. Il suo fondatore, Abdullah Öcalan, sta scontando dal 1999 l’ergastolo a İmralı, l’isola-penitenziario al largo di Istanbul. In mezzo, il fiume Eufrate a dividere le due sponde. I curdi approfittano di questa situazione ed iniziano a creare unità territoriale tra le province da loro controllate. In particolare, pesano gli agganci con altri gruppi curdi in altri paesi vicini e dal 2014 in poi la lotta contro il califfato dell’Isis attira investimenti e rifornimenti anche da Usa ed occidente. Da un lato governo centrale e comunità curda si temono a vicenda, dall’altro però collaborano. È del 1978, invece, la comparsa sulla scena politica turca del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Anche il 2019 ha segnato una nuova fase piena di incognite per il popolo curdo, tuttora diviso fra quattro “Stati”. Ma con l’ingresso della Sdf a Manbij risalta agli occhi un altro particolare di non poco conto: diversi scatti infatti immortalano una ritirata ordinata dell’Isis dalla città . La nascita della “questione curda” coincide con il tramonto dell’Impero Ottomano e la fine della Prima guerra mondiale. Il governo del presidente Bashar Al Assad, dal canto suo, prova a dare concessioni ai manifestanti e a promettere future riforme. In Siria, i curdi si trovano soprattutto in due province: quella di Al Hasakah e quella di Aleppo. Ankara teme la creazione di una vasta regione autonoma curda da Afrin fino al confine con l’Iraq. I curdi, in particolare, vogliono sfruttare i rapporti non ostili tenuti con Assad in questi anni di guerra per trovare accordi in grado di stabilizzare il paese e potersi quindi difendere al meglio contro le minacce della Turchia. Per questo motivo, gli Usa si appoggiano sempre di più ai curdi. Nel caos del conflitto siriano e di fronte alla presa di potere dell’Isis tra il nord-ovest dell’Iraq e il nord-est della Siria, gli Stati Uniti, nel 2014, hanno deciso di puntare sui combattenti curdi per fermare l’avanzata jihadista. Curdi: tutto quello che c’è da sapere su questa popolazione. Erdogan più volte ha minacciato di ripetere questa operazione anche a Manbji e dovunque sia necessario tutelare, secondo il presidente turco, gli interessi del suo paese. L'uomo è accusato di omicidio colposo. Dall’altro lato gli Usa considerano il governo di Assad come “dittatoriale” ed anche se Washington si dice pronta a combattere l’Isis in Siria, l’allora presidente Obama sceglie di non “riabilitare” l’esecutivo centrale di Damasco. Ne nasce una colluttazione prima tra tifosi locali ed ospiti, poi tra manifestanti di Qamishli (nel frattempo accorsi allo stadio) e poliziotti che lascia sul campo trenta vittime tra la popolazione curda. Considerarli un blocco monolitico, portatore di interessi e obiettivi comuni, sarebbe tuttavia un errore. Questo il quadro entro il quale comprendere l’ultimo attacco sferrato da Ankara nel nord della Siria. Il Kurdistan, inteso come “Paese dei curdi”, infatti, non esiste su alcuna mappa ufficiale. Con Kurdistan ci si riferisce a un’area geografica per lo più montuosa, vas… ... Anzitutto sta creando molti problemi agli Stati Uniti, che sono alleati sia dei curdi siriani che della Turchia. Soltanto il 27 gennaio 2015 le milizie curde riescono ad espellere l’Isis da Kobane, mentre nel mese di aprile lo Ypg mette in fuga gli islamisti anche dalle zone circostanti. Attualmente non esiste un vero e proprio Stato curdo, anche se le zone controllate in Iraq e in Siria godono di una certa autonomiaspecie dopo la caduta del sedicente Stato Islamico dell’Isis. I curdi affiancarono gli afghani durante le loro guerre contro l'impero di Safavidi, e nei conflitti seguenti con gli altri poteri regionali. Mondo Siria, amnistia per migliaia di detenuti nelle carceri curde: ci sono anche membri di Isis ... la decisione è dei giudici d’appello ora. I curdi sono circa 35 milioni. Nei primi di luglio di quello stesso anno, Al Baghdadi proclama la nascita dello Stato Islamico e chiede di intensificare la lotta per la costituzione di un grande califfato in medio oriente. Lo stato del Michigan di solito ti fornirà un avviso che ti avviserà che la tua attuale registrazione sta per scadere. Le persone vivono divise principalmente tra Turchia (20%), Iraq (15-20%), Siria (10%) e Iran (8%). Si inizia a parlare anche di vera e propria pulizia etnica: molti curdi di Afrin sono costretti ad andare via mentre gli islamisti presenti iniziano ad impossessarsi di numerose abitazioni. La resistenza dell’Isis appare molto debole, specie in relazione agli accesi combattimenti di poche settimane prima contro le forze governative a Palmyra. Questo però non implica automaticamente che nel Rojava la causa curda non sia sentita. Le avanzate curde creano alcuni grattacapi sia alle milizie Ypg che all’estero. Al contrario, le forze fedeli ad Assad si ritirano ed in molti casi lasciano le caserme senza combattere. La prima operazione di Ankara nel nord della Siria è dell’estate 2016. Per tal motivo, l’assedio che l’Isis inizia su Kobane assume un significato particolare e la battaglia viene seguita da vicino dai più importanti network internazionali. In particolare, nel Rojava, a respingere le incursioni del’Is sono state le milizie dell’Ypg, Unità di Protezione Popolare, il braccio armato del Pyd, all’interno del quale le donne hanno giocato un ruolo decisivo, anche dal punto di vista mediatico. Una circostanza su cui ancora risultano non poche perplessità , visto che la conquista di Manbij in larga parte potrebbe essersi rivelata soltanto un riposizionamento dell’Isis in altre parti della Siria. Le loro origini sono antichissime. Dopo una tregua storica, firmata nel 2013 da Öcalan e Recep Tayyip Erdoğan, attuale presidente turco, all’epoca primo ministro, la guerra interna è ripresa nel 2015. La Russia è vicina ad Assad ed appoggia dunque il presidente siriano nella lotta ad Isis ed Al Qaeda. All’inizio del 2016 le milizie Ypg unite alle altre forze della coalizione Sdf, guadagnano tanti territori ai danni del califfato dell’Isis. Gli Stati Uniti in particolare non considerano il governo di Assad un interlocutore e vorrebbero per tal motivo mantenere le proprie basi nel paese, circostanza questa certamente non voluta né da Damasco e né da Mosca. Carri armati turchi varcano la frontiera ed accedono nella regione di Jarabulus, a nord di Aleppo. Da evidenziare poi come proprio il Pkk ha ottimi rapporti con le milizie curde siriane. Nell’ottobre 2017 i curdi e le forze Sdf conquistano anche Raqqa. Sembra quindi una questione più politica che militare, ma che deve fare i conti anche con i rapporti tra le due potenze che maggiormente hanno inciso sul campo in questi anni: Russia ed Usa. Dopo quindi il controllo militare, l’obiettivo è quello di creare anche un corpo politico ed amministrativo in grado di governare la regione. Dal canto loro, i curdi iniziano ad organizzarsi: viene fondato un Comitato Supremo Curdo e le milizie Ypg assumono le funzioni di un vero e proprio esercito delle province a maggioranza curda. Tale progetto ferroviario per alcuni chilometri costituisce il confine tra Siria e Turchia ed infatti Kobane è una cittadina al confine tra i due paesi. Questo piccolo centro nell’estate del 2014 sale agli onori della cronaca per via dell’assedio intrapreso dall’Isis. In realtà però Ankara si assicura il controllo del territorio tra i cantoni di Afrin e Manbij ed in tal modo evita la continuità territoriale del Rojava. La situazione dei Curdi È un territorio strategicamente rilevante per la ricchezza di petrolio e le risorse idriche. In alcuni casi la poliomielite paralitica ha esito fatale; nei bambini la morte si verifica generalmente in una percentuale che oscilla tra il 2 e il 5%; negli adulti la percentuale sale drasticamente (15-30% dei casi). In Siria, da un punto di vista religioso, la maggioranza della popolazione è sunnita (la corrente maggioritaria all’interno dell’Islam), mentre il regime di Assad è espressione della minoranza (10 per cento) alawita (una corrente assimilabile, in parte, allo sciismo, corrente minoritaria all’interno dell’Islam). I curdi sono una popolazione che vive divisa tra cinque Stati diversi: la Turchia, l’Iraq, l’Iran, la Siria e l’Armenia. + 397 nuovi casi positivi 2. Non sono né arabi, né persiani, né turchi. Damasco ed i curdi si guardano con sospetto sin dalla fondazione dello Stato siriano. A Qamishli infatti, durante un incontro di calcio tra la locale squadra e quella di Deir Ez Zour, tifosi ospiti tirano fuori gigantografie di Saddam Hussein e vessilli del partito Baath iracheno. L’ultimo atto di questo travagliato percorso è stato il referendum per l’indipendenza del 2017, che, come fa notare Giovanni Parigi dell’Università Statale di Milano, «è stato a dir poco un fiasco». + 2.677 guariti Tra i 52.942 attualmente positivi (- 2358): 1. 144.658 guariti. Dopo cinque anni di boicottaggi e tensioni, il presidente del governo regionale del Kurdistan iracheno Massud Barzani è stato a Baghdad e ha avuto un incontro costruttivo con il primo ministro iracheno Haidar al Abadi. Nel giro di poche settimane il cantone risulta interamente conquistato ed Afrin cade in mano alle milizie filo turche. Lo stato turco è arrivato persino a negare l’esistenza dei curdi come gruppo etnico, definendoli “turchi orientali” o, in maniera più dispregiativa, “turchi di montagna”. A causa al ritiro, ad ottobre del 2019, del contingente americano dal Kurdistan occidentale, Erdogan ha avuto campo libero per azzerare il progetto politico indipendentista del Rojava. Mappa aggiornata della situazione nel nord-ovest della Siria. La loro storia inizio in tempi remotissimi ma in particolare nel 1900 si sono susseguiti importanti eventi storico - politici . Homs e la provincia di Idlib, al pari di quella di Daraa, appaiono quasi fuori controllo da parte dell’esercito siriano. Novità Questione Curda: Analisi sulla Situazione Attuale a Seguito dell'Offensiva Turca contro il Popolo Curdo Stanziato al Confine con la Siria. Saladino, per esempio, era curdo. Una priorità questa ben evidente soprattutto dopo la perdita di Afrin a vantaggio dei filo turchi. I curdi accusarono il governo turco di sostenere l'ISIS e di non consentire il passaggio attraverso la frontiera dei rifornimenti ai combattenti curdi assediati nella città di Kobanê. Al timone di queste regioni la Turchia pone milizie ex Esercito Siriano Libero, armate e finanziate nei primi anni di guerra. Le proteste che in quei mesi infiammano l’intero mondo arabo e che portano, tra gli altri, alla caduta dei governi di Ben Alì in Tunisia e Mubarack in Egitto, iniziano ad infiammare le strade siriane. Il modello a cui si ispira lo Ypg è quello del cosiddetto “confederalismo democratico” di Ocalan, il fondatore del Pkk che ha vissuto per vent’anni proprio nel Kurdistan siriano. Il Kurdistan, inteso come “Paese dei curdi”, infatti, non esiste su alcuna mappa ufficiale. Sono 230.555 i casi totalidall'inizio della pandemia: 1. Il Pkk, per aver imbracciato la lotta armata, è considerato a tutti gli effetti un’organizzazione terroristica dalla Turchia, dagli Stati Uniti e, dal 2002, anche dall’Unione europea. Ogni anno dovrai pagare più soldi per rinnovare questa registrazione. Come emblema della lotta dei curdi contro l’Isis, c’è la città di Kobane. 521 in terapia intensiva(- 20) Sono 3.539.927 (+ 57.674) i tamponi… Lo storico leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), considerato organizzazione terroristica da Usa, Ue e Turchia, e condannato a morte (pena commutata in ergastolo nel 2002), ha chiesto la ripresa dei negoziati di pac… e un inasprimento della repressione militare nei confronti dei Curdi. I curdi hanno sempre subìto politiche di assimilazione alla cultura dominante (turca, araba o persiana). Come detto, le milizie Ypg iniziano a diventare forze di sicurezza nelle zone a maggioranza curda da dove l’esercito siriano si è ritirato. Di recente, le forze Sdf hanno consentito l’ingresso dei soldati siriani a Taqba per il recupero delle salme di coloro che sono stati uccisi dall’Isis durante le avanzate del 2014. Da questo momento in poi in pratica, de facto il Kurdistan siriano diventa una regione autonoma interna alla Siria. Curdi . Si tratta delle cosiddette milizie Sdf, anagramma di Syrian Democratic Forces. Il leader curdo è nato in una provincia curda della Turchia a pochi passi dalla frontiera siriana. Preoccupa la situazione sulla sponda orientale dell’Eufrate dove sono dislocati in maniera illecita dei soldati americani i quali fomentano le tendenze separatiste dei turchi contenendo invece la naturale predisposizione dei curdi di dialogare con il governo. La regione del Kurdistan - 550 mila chilometri quadrati - è divisa tra Turchia, Iran, Iraq e Siria. Condividere Non è un caso che risale al 2004 la fondazione di prime brigate di autodifesa del Rojava, le quali nel 2012 saranno note poi con il nome di Ypg e saranno parte attiva della guerra civile siriana. Non a caso, la parola “curdo” etimologicamente significa “coraggioso” o “guerriero”. I curdi in Siria costituiscono una comunità minoritaria che risiede soprattutto nelle zone settentrionali del Paese. Ma è a settembre che quello di Kobane assume le sembianze di un vero e proprio assedio. - P.IVA 05524110961, Un Natale di pace per i Cristiani che soffrono, Qual è il ruolo dei curdi nella guerra in Siria, durante un incontro di calcio tra la locale squadra e quella di Deir Ez Zour, La fondazione della regione autonoma del Rojava, diversi scatti infatti immortalano una ritirata ordinata dell’Isis, le forze Sdf hanno consentito l’ingresso dei soldati siriani a Taqba. Questa ipotesi è stata fortemente osteggiata dal governo nazionalista guidato da Mustafa Kemal Atatürk. A pochi giorni dall’ingresso ufficiale della Russia sul campo siriano, conclamato con il via all’operazione militare il 30 settembre 2015, ad Al Hasakah viene presentata una nuova formazione militare. Lo Ypg nel 2015 appare sempre più armato e finanziato dagli Stati Uniti, che del resto anche in Iraq non mancano di finanziare i curdi iracheni e le milizie peshmerga. Il vero attacco diretto e mirato contro i curdi siriani è invece del gennaio 2018. Non sono né arabi, né persiani, né turchi. Il territorio sembra perduto per i curdi, ma le milizie Ypg riescono a difendere i lembi di città ancora nelle proprie mani e ricevono rinforzi dal Kurdistan iracheno, oltre ad usufruire dei raid della coalizione a guida Usa. 52.942 persone attualmente positive 2. Questo popolo, che si nominò tale nel 600 d.C., abita tuttora nella regione montana dove è da sempre vissuto. Nel 1920 La disgregazione de… Nel Paese vivono poi altre minoranze come i drusi e i cristiani. A esprimersi a favore dell’indipendenza era stato il 92% dei partecipanti, ma il voto non ha fatto altro che «catalizzare una serie di dinamiche che hanno messo in evidenza tutti i limiti politici, economici e militari del Kurdistan iracheno». Per questo si parla di Kurdistan turco, iracheno, siriano (Rojava) e iraniano. Oggi vogliamo conoscere più da vicino una popolazione, i curdi, di cui sentiamo molto spesso parlare, ma di cui, probabilmente, conosciamo ben poco.Proviamo a scoprire in profondità chi sono, qual è la loro storia e quale religione professano. Dopo circa un anno di dibattito interno allo Ypg, il 20 gennaio 2014 viene promulgato il cosiddetto “contratto sociale del Rojava“, con cui si sancisce la nascita della federazione cantonalistica di regioni autonome del Rojava. Si crea una Siria de facto divisa in due: da un lato la zona d’influenza russa, dove le forze di Mosca aiutano Assad a riprendere il territorio, dall’altro quella americana dove ad intervenire sono i curdi e le forze aree della coalizione internazionale. Di fatto lo Ypg già nell’estate del 2012 è un altro attore impegnato nel difficile campo di guerra siriano. Nel luglio 2012 le forze Ypg iniziano ad avanzare nelle principali città curdo – siriane: Kobane, Afrin, Qamishli, Al Hasakah sono prese dai curdi senza che l’esercito reagisca in maniera decisiva. Il rischio, prima di tutto, era quello di vedere l’esercito turco prendere di mira le posizioni dei curdi. Questo sarebbe un Pezzo di Sicurezza per i Curdi nella Regione portare, ma anche per Israele.” Guarda il Video 03:03 Ora live 03:03 Min. L’operazione lampo, ribattezzata “Sorgente di pace”, ha provocato centinaia di vittime e 160 mila sfollati. Le due parti hanno un nemico comune: la Turchia. Siria, la Turchia passa il confine e lancia l'attacco ai curdi. All’estero è proprio questo spauracchio a destare preoccupazione, specie alla Turchia. Di fatto, è una coalizione guidata dai curdi e quindi dallo Ypg, in cui confluiscono però numerose sigle ex Esercito Siriano Libero e tribù arabe della zona più orientale del paese. Da lì in poi, la “questione curda” è stata affidata al libero arbitrio dei singoli paesi. La guerra che imperversa nel resto del paese, un governo siriano traballante ed una Siria complessivamente destabilizzata, creano le condizioni per i curdi di allargare progressivamente sia i propri territori che le proprie prospettive politiche. Leggi anche Perché i curdi sono perseguitati. Le bandiere nere dell’Isis in quelle settimane iniziano a minacciare anche i territori curdi e l’auto proclamata regione del Rojava. IFQ. Queste divisioni interne, dettate dall’appartenenza a clan o a famiglie rivali, unite alla repressione esterna, hanno spesso ostacolato lo sviluppo di un progetto nazionale unitario. I curdi ben comprendono l’impossibilità di controllare a lungo proprio le zone a maggioranza araba, per tal motivo da qualche settimana sono in corso colloqui con Damasco. Proprio sulla questione curda negli ultimi mesi sono emerse le profonde divergenze tra Turchia ed Usa: in particolare, Ankara vede con sospetto l’appoggio dato dagli americani ai curdi ed a tutte le milizie interne all’Sdf. Ma quella dei curdi non è soltanto una lotta militare. Proprio in relazione alla battaglia per la presa di Manbij, vi è uno degli episodi meno chiari nel rapporto tra le forze combattenti filo curde ed i miliziani dello Stato Islamico. Allo scoppio delle prime proteste nelle aree curde, la reazione della polizia e dell’esercito siriano non appare repressiva per come ci si aspettava. Munizioni ed armamenti sono in parte proventi da quanto abbandonato dall’esercito siriano, ma lo Ypg è finanziato e supportato anche dall’estero. Le forze Sdf iniziano a conquistare terreno ai danni del califfato nel nord est della Siria, con i curdi che occupano anche zone a maggioranza araba. Si tratta dell’unico documento giuridico-politico internazionale che abbia previsto la creazione di uno stato curdo indipendente. Perché bisogna stare dalla parte dei curdi Alcuni articoli per capire l’attacco della Turchia ai curdi, le sue premesse e le sue conseguenze. Raqqa è un altro territorio difficile da controllare per i curdi. Le persone vivono divise principalmente tra Turchia (20%), Iraq (15-20%), Siria (10%) e Iran (8%). Al di là dell’Eufrate le forze Sdf intanto riescono a spingersi in tutta la provincia di Al Hasakah, verso il confine con l’Iraq ed alcuni punti della provincia di Raqqa. Poliomielite: la situazione attuale Il numero dei curdi attualmente presenti in Afganistan è difficile da calcolare, nonostante sia noto che si aggiri approssimativamente intorno ai 200.000. Soltanto all’interno di Manbij i curdi trovano alcune difficoltà poste in essere dalla battaglia urbana portata avanti da gruppi rimasti isolati dell’Isis, con diverse vittime tra i propri reparti. A Bruxelles è cominciato il processo a carico del poliziotto che nel 2018 aveva sparato contro un furgone che trasportava dei migranti curdi, uccidendo Mawda, una bimba di soli due anni. Da tempo Recep Erdogan parla della necessità di realizzare una safety zone per difendere la Turchia dalla minaccia terroristica dei curdi, che si erano detti disposti a tutto pur di difendere il loro territorio ma che alla fine hanno dovuto cedere evitando così una carneficina per il loro popolo. Se fosse unito politicamente, sarebbe tra gli stati più ricchi della regione, considerate le materie prime di cui dispone, dal petrolio alle risorse idriche. Fondata nel XX secolo, essa prende il nome di una società tedesca impegnata nella costruzione della ferrovia Berlino – Baghdad. Infatti, le forze Sdf hanno guadagnato terreno in quelle settimane di inizio estate senza sparare molti colpi. La situazione attuale, accettata formalmente da tutti gli attori in causa tranne la Siria, prevede la già citata zona cuscinetto di 32 km di profondità nel territorio siriano. Ecco perchè dopo il fallito golpe anti Erdogan nel luglio 2016, il presidente turco inizia a cambiare atteggiamento e strategia all’interno del contesto siriano. Nato con l’obiettivo di creare una repubblica indipendente curda, è entrato ufficialmente in guerra con Ankara nel 1984. Lo Ypg viene fondato nel 2004, ma è soltanto agli inizi del 2012 che viene riorganizzato in funzione del suo nuovo ruolo all’interno dei territori curdi. Le tasse che pagherete per ottenere la registrazione andranno ad aumentare la sicurezza e la funzionalità delle strade in Michigan. La presenza di Ocalan nel Rojava è forse l’indice più importante di come, tra Damasco ed i curdi siriani, il rapporto sia ambiguo. Per Hafez al Assad, padre e predecessore dell’attuale presidente Bashar Al Assad, la questione curda viene vista come un’importante occasione per mettere pressione su Ankara. L’operazione, denominata “Scudo nell’Eufrate“, ufficialmente è contro l’Isis visto che penetra in territori ancora in mano al califfato. Ocalan conosce dunque già dagli anni di gioventù la situazione del Rojava e qui trova humus fertile per la sua lotta a favore del popolo curdo. La città che Al Baghdadi aveva posto come capitale del suo califfato, è espugnata dopo però intensi mesi di lotta e dopo intere settimane di bombardamenti della coalizione a guida Usa. La prima si trova nell’estremità nordorientale del Paese e comprende, oltre che l’omonimo capoluogo, anche la città di Qamishli. Il conflitto siriano nel corso degli anni si trasforma sempre più in un vero scontro a distanza tra le principali potenze. 32.955 deceduti 3. Tra il 2012 ed il 2013, lo Ypg controlla i cantoni curdi situati tra Kobane e la provincia di Jazira/Al Hasakah, oltre che l’enclave curda di Afrin posta a nord di Aleppo. Iniziata negli anni ’30, ha visto una svolta negli anni ’70 ed è culminata nel 1991 con l’istituzione del Kurdistan iracheno. Mauro Indelicato Ma ancora oggi truppe di Ankara sono ben presenti e controllano anche parte dell’amministrazione politica. Da un punto di vista etnico, poi, la maggioranza dei siriani sono arabi … Nel luglio 2016 i curdi e gli alleati interni alla Sdf conquistano Manbij, importante centro della provincia di Aleppo ad ovest del fiume Eufrate. Kurdistan: ultime notizie, opinioni, reportage, foto e video. Il timore di un “contagio” indipendentista proveniente dai curdi turchi o dai curdi iracheni, fa sì che i governi siriani non incoraggino la formazione di partiti o la promozione della lingua locale nelle regioni del nord del paese. Si dice siano i discendenti dei Medi, una popolazione iranica che è riuscita a sbarazzarsi degli Assiri. Come riassume Treccani, "nel 16° secolo la maggior parte del Kurdistan fu inglobata nell'Impero ottomano, mentre una parte veniva conquistata dalla Persia. In molti casi si tratta di territori “periferici” dello Stato Islamico, che lo stesso Al Baghdadi non ha la ferma intenzione di mantenere a tutti i costi. Il «paese dei curdi», infatti, è definito in modo assai vario almeno a partire dalla fine del XVI secolo, data della pubblicazione (in persiano) della prima «storia della nazione curda» 2, che attribuisce al Kurdistan un vasto territorio tra l’ansa dell’Eufrate superiore a ovest, … Come a Manbij, non mancano anche a Raqqa proteste contro i curdi. L’attuale situazione dei curdi. Nel sud-est della Turchia, in particolare, sono stati sottoposti a una turchizzazione forzata, come del resto anche le altre minoranze: molti di loro sono stati coercitivamente spostati in altre aree del paese, i nomi e le loro usanze messi al bando, l’utilizzo della lingua tollerato in ambito privato.