La lista delle case editrici free, ovvero quelle che non richiedono denaro per la pubblicazione. Vi sembra un paragone azzardato? anarchist_anger, 29 ottobre 2009 Il discorso, ovviamente, qui si complica perché alcune case editrici impongono un acquisto di 100 o 200 o 250 o 300 volumi, altre case editrici (molte meno) non impongono acquisti ma si concentrano soltanto sulla supposta distribuzione del volume nelle librerie. La presenza, se di presenza possiamo parlare, concerne 23 titoli su 604 (3,8% del totale), 23 titoli che sono stati trovati in alcune librerie, per il resto il vuoto cosmico. Per ampliamento organico della redazione Edizioni Didattiche Gulliver seleziona 1 segretaria/o di redazione. Se qualcuno sta già brontolando, invito a una maggiore serietà, abbandonando il tipico atteggiamento italiano qualunquista. Il salotto buono di Anna. O forse no, perché il mercato è saturo di qualsiasi cosa, ivi compresi bravi artisti, anche bravissimi, che non sanno muoversi nel modo giusto e per questo non vengono "riconosciuti". Grazie per questo articolo. Il che mi fa dire questo: su 2000 librerie coperte da PDE, in media solo 2-300 hanno UNA SOLA copia di quel libro. Ti posso garantire che ci sono autori che pubblicano con Case Editrici Non a Pagamento e lo scrivo a lettere maiuscole, perché sono quelle che sanno fare bene il proprio lavoro! “Abisso” di Dean Koontz, Gli amici di Emilio Lussu raccontati da Graziella Monni, Sandro Veronesi vince il Premio Strega 2020, “La vita è un romanzo”, il nuovo thriller di Guillaume Musso, Un thriller davvero insolito e tutto da gustare. . Info. Copyright © 2018 Writer’s Dream.org - Tutti i diritti riservati. In 16 casi su 23 esclusivamente nella regione di residenza dell’autore (pochi click e trovavo con facilità il dato che mi serviva), in sette casi su 23 non ho potuto verificare questo parametro (o perché non capivo la città di residenza dell’autore oppure in tre casi perché gli autori risiedono all’estero). Vampiro, 8 gennaio 2016 Il Principe, 25 giugno 2018 Un editore che, poiché della mia zona, credevo moralmente sano, mi ha fatto pagare 100 copie a prezzo di copertina, cioé quello che ha richiesto per la pubblicazione che poi é corrisposto alle 100 copie, nessuna postata in libreria e quando gli ho chiesto altre copie che lui oltretutto avrebbe buttato al macero, mi ha detto che avrei dovuto pagarle al prezzo di copertina. Risultato finale: 604 meno 23 uguale 581, in altre parole 581 titoli non sono mai arrivati nelle librerie. in A pagamento, Da Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo, 11 consigli per trovare la tua writing zone, 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti, 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta, Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati, I 10 film più divertenti di tutti i tempi, La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega, Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”, Perché uscire con uno scrittore? Grazie comunque, e buon lavoro Controlla che la casa editrice scelta abbia una buona distribuzione e che possa permettersi di investire abbastanza per una buona promozione del tuo libro: il marketing in editoria è fondamentale. in A pagamento, Da Se non si fanno nomi e cognomi non significa che la ricerca non abbia valore, dipende, come per ogni cosa, dagli obiettivi. | Giammarinoeditore | Edizioni Idea | Liguori Editore S.r.l. Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta? La distribuzione VERA, in Italia, la fanno solo i seguenti gruppi: Mondadori, Feltrinelli, Giunti, Mauri Spagnol, Rizzoli. Scusa Morgan, non ce l'ho fatta leggendo le parole dell'anonimo. Se poi la battaglia è "di principio" dovreste connettervi con il 2014 e entrare nell'ordine di idee che oggi, più di ieri, il libro è un prodotto (si, un prodotto) double face, sia da parte lettore che da parte autore. Ma “Fides et Ratio” troveranno di nuovo la porta aperta delle nostre coscienze, così tanto bisognose di solletico, lo stesso che tu Morgan hai prodotto con questa tua ricerca. in A pagamento, Da Risultato: il libro non era presente in nessuna delle librerie che mi hanno risposto. in A pagamento, Da in A pagamento, Da 10 motivi validi, Interviste ai più importanti blog letterari, Case editrici italiane per uno scrittore esordiente, Case editrici per uno scrittore esordiente, Case editrici a pagamento e print on demand, Scrivere un romanzo in 100 giorni - Lezione 99, Scrivere un romanzo in 100 giorni - Lezione 98, Scrivere un romanzo in 100 giorni - Lezione 97, Premio Campiello 2020 – Intervista a Patrizia Cavalli, Editing ‒ Una nuova rubrica per imparare a conoscerlo, Editing ‒ Che cosa significa editare un testo, Scrittori da (ri)scoprire – Luigi Santucci, Come ripulire la tua scrittura – 5 consigli utili, Per una nuova scuola. la casa editrice non corre nessun rischio. Ho partecipato solo per l'insistenza di una amica che poi è stata imbrogliata.direi che loro fanno affidamento proprio sulla scarsa autocritica di chi scrive e sulla illusione spesso creatasi in web! Penso che il caso lo conosci. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Vediamo quali metodi usano, le case editrici a pagamento, per fregare gli autori che sperano di pubblicare i loro libri. Se non sono geni del male questi, qualcuno mi spieghi dove trovarli. Italiaans. A tutti quelli che sostengono la necessità di pagare per pubblicare devo dire di non trovare più scuse, perchè gli editori non a pagamento esistono ed esistono anche scrittori (tra cui la sottoscritta) che non hanno pagato per veder stampato il proprio libro! lucfax, 5 aprile 2010 Il fare nomi, credo, sia poco utile, sia perché molta gente ha la querela facile, sia perché oramai sarebbe l'ora di usare un po' più di intelligenza nel gestirsi. Qualcuno potrebbe dire: hai scelto i titoli sbagliati, la casa editrice ha altri titoli. Case editrici free. *FREE* shipping on eligible orders. in A pagamento, Da H-block, 23 novembre 2009 Siete certi che questi grafomani vogliano essere difesi e salvati, o forse a molti di loro piace avere il proprio libro da mostrare con orgoglio a mamma e zia? Penso che non vi sia altro da aggiungere poiché il quadro è chiaro, anzi chiarissimo. Questo perchè a me importava nulla pubblicare per essere famosa e guadagnare soldi. Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Qualche dato. Il Gruppo Mondadori ricerca, per una delle sue Società, una figura di addetto vendita per uno dei loro Bookshop (Torino). Ma come qualcuno ha fatto notare nei commenti, è sfuggito un particolare non secondario: parlando (se così si può dire) con autori che sono "cascati" nelle grinfie dell'EAP, ho capito che la maggior parte di loro non si sente truffato. Questo articolo è il … E poi sulle migliaia di autori che pagano per pubblicare (c'è scritto qui sono che sono migliaia) quante segnalazioni vi arrivano? Dopo l'esperienza vissuta credo che sia necessario che si faccia chiarezza non accettando le EPA alle fiere significative. 2 - Siamo forti, giovani e pieni di energia che vogliamo trasmettere a chi è con noi. 7 Agosto, 2016 / ilsalottobuonodianna. Grazie per questa testimonianza. E' l'offerta a generare la domanda o viceversa? Ospite Signor Ford, 27 luglio 2013 Cristina chiareste, 27 luglio 2015 ewan_j, 14 aprile 2011 Subscribe … Vi interessa difendere grafomani che finiscono nelle grinfie di stampatori senza scrupoli? Case editrici a pagamento Inviato da erretiscript ⋅ 8 febbraio 2012 ⋅ Lascia un commento Pur premettendo che non ho mai spedito manoscritti a case editrici, ho fatto comunque lunghe ricerche in proposito, in vista del “grande giorno”. Io sono incappata in chi ha tentato di truffarmi! Da E se proprio volete, pubblicate il vostro libro in formato ebook e mettetevi in gioco. Non vi piace? alcuni dicevano che se rifiutavi l'acquisto copie ti proponevano un contratto free. Il mio obiettivo è riflettere su un sistema ben diffuso in Italia, per taluni aspetti protetto da opportunismi e ignoranza, come tenterò di spiegare con dati precisi. Ospite edorzar, 21 gennaio 2010 Se poi il musicista, o il pittore, è bravo davvero e ha qualcosa da raccontare il mercato, forse, lo premierà. Non solo. Don Chisciotte, 14 febbraio 2011 Questa mi pare una domanda sensata. Alla fine è quasi inutile continuare a dirlo, anche se concordo che rinfrescare la memoria ogni tanto sia necessario, soprattutto per le nuove leve. Case Editrici a Roma | Trova su Virgilio gli indirizzi, i numeri di telefono ed informazioni di tutte le aziende e i professionisti per Case Editrici a Roma. L'oligopolio delle major schiaccia i medi e i piccoli editori, anche quelli che non chiedono nulla e si caricano le spese sulle spalle. Tuttavia non era possibile chiedere alle singole librerie se l'autore stesso aveva portato fisicamente il libro. Volete ridere, o forse piangere? È ora che tanti ingenui aprano gli occhi, e che tanti truffatori cambino attività. La risposta ‒ da pochi giorni a tre settimane circa ‒ è stata unanime, 152 case editrici mi proponevano la pubblicazione del mio romanzo (ci sanno fare con il marketing, numerose case editrici mi hanno anche proposto da subito una possibile quarta di copertina e un piano di lancio per il libro, già mostrato nella copertina in un file allegato alla mail con nome e cognome acchiappa orgoglio!). in A pagamento, Da Le case editrici free (ovvero che non richiedono alcun pagamento per pubblicare il tuo manoscritto) si dividono in grandi, medie e più piccole. Dite pure quello che volete, ma quando si associano, non solo le case editrice a pagamento, ma anche qualsiasi altra cosa, ad un tumore, allora il paragone non solo mi sembra azzardato, ma del tutto inopportuno perché, a chi ha avuto esperienze dirette con questa malattia, un tumore fa venire in mente qualcosa che può evolvere e trasformarsi in formazione maligna e nei casi irrisolvibili condurre alla morte non solo metaforica, non solo interna, ma alla morte tout court. Una critica che avevo già pensato e così ho chiesto ai miei collaboratori di porre la seguente domanda nei casi di NON presenza di un titolo: «Ha mai avuto in libreria qualche titolo di questa casa editrice?». Permettetemi di aggiungere un elemento. Nella medesima pagina, sulla sidebar a destra, si legge: «Gli editori aderenti all’AIE rappresentano il 90% del mercato librario italiano». Poi le vendite sono bel altra cosa... una volta, un titolo (anch'esso senza contributo), dopo un anno è ritornato in resa con uno scontrinato di 7 (sette) copie vendute! Non si preoccupi e grazie per la sua proposta, ho altre piccole indagini che in futuro presenteremo su Sul Romanzo. Molte nascono e muoiono nell’arco di qualche anno. Ospite, 24 giugno 2010 Dal progetto editoriale al contratto di edizione e oltre A dispetto delle pompose voci contrattuali sulla promozione (qualche editore inserisce addirittura una lista di presenze del libro alle fiere di Torino o Roma, e perfino in alcuni casi a quella internazionale di Francoforte), la realtà è una: il libro non è distribuito nell’86% dei casi, quanto basta per farsi un’idea della serietà delle case editrici a pagamento, quelle che, in parte, secondo l’AIE, dovrebbero far parte di un «moderno mercato editoriale». Non sono poche le case editrici a pagamento che organizzano concorsi e premi letterari, efficace modalità per darsi un tono e per far credere ai polli di avere l’autorevolezza critica in ambito editoriale. Ultima cosa: non pensate, dopo avere letto fino a qui, che io divida gli editori in puri ed EAP, perché commettereste un errore di valutazione, pure fra i puri non mancano le delusioni. Tema su cui ho fatto alcune ricerche, anche se non approfondite. Inutile lamentarsi, per esempio, della presenza numerosa degli editori a pagamento al Salone del Libro di Torino o a Più libri più liberi di Roma, anche in quei casi, non sono i soli, il fattore che scatena tanti troppi silenzi da chi potrebbe condizionare certe pratiche è e rimane una questione economica: qualche ingenuo pensa che gli stand in fiera siano gratuiti? Ospite Nephrem On'Yn'Rah, 26 maggio 2010 in A pagamento, Da in A pagamento, Da L'hai detto: la rete pullula di informazioni in merito, di avvertimenti, di raccomandazioni. Luca: forse ho sbagliato io, grazie del suo commento. E magari su qualche editore "vero" che chiede all'autore di acquistare 1000 copie del suo libro e poi si rifiuta di inviare una cartella stampa per un evento dello stesso autore. Gli editori scientifici (grandi case editrici) pubblicano con i soldi o dei singoli autori o dei loro dipartimenti di appartenenza. Però hanno provato lo stesso ad imbrogliarmi, inviando contrassegno un plico! Jaca Book ricerca una figura di assistente per il loro ufficio stampa ed eventi. Dimenticavo, ho letto le poesie dichiarate vincitrici! Pur non volendo difendere l'autore, la invito a dare un'occhiata anche qui: http://www.treccani.it/vocabolario/tumore/. Ospite, 23 ottobre 2009 Loading... Unsubscribe from Stefania Crepaldi? Ma ai più confusi possiamo dire che spennare migliaia di polli, meglio se migliaia di migliaia, è un vantaggio enorme per l’AIE: più fatturati, più quote considerevoli, tutti più contenti, eccetto gli scrittori. 1 - Non siamo a pagamento (il 90% delle case lo È) e non obblighiamo all'acquisto di copie (lo fanno in molti). Giusto un paio di anni fa... Va da se che se ritenete che un autore abbia subito una truffa, e sicuramente accade, dovete insistere affinché denunci il tutto alle autorità competenti (la denuncia è gratuita e la truffa è un reato penale, basta recarsi dai carabinieri). Per ciò che riguarda i *concorsi letterari* diciamo che costituiscono uno specchietto per le allodole e un'ottima maniera per procacciarsi carne fresca, oltre che, ovviamente, soldi. 66thand2nd srl Le case editrici “free ... ovvero Le 5 false promesse dell’editoria a pagamento o EAP, facendo chiarezza sull’identità degli editori cosiddetti “free”, … LeonardoColombi, 2 luglio 2011 L’anno scorso ho avuto un’idea, mi sono chiesto: per quale ragione in Italia, nonostante la non poca informazione online, le case editrici a pagamento continuano a essere vive e vegete, e a essere presenti in numerosi eventi di editoria e letteratura? interessante la tua inchiesta... ma... Ho iniziato alla fine del 2013, sotto falso nome, a inviare il romanzo inedito a poche decine di case editrici a pagamento e nei mesi successivi, notando che mi rispondevano tutte, ho proseguito con l’esperimento con altre case editrici fino alla scorsa estate, ottenendo lo stesso risultato, come le ho scelte? Indi, perciò il fattore “libreria” è anch’esso importante e ha le sue pecche. in A pagamento, Da Salve, interessante e utile. Pagare pochi euro per avere 5mila "mi piace" crea l'illusione di essere famosi. Aster, 10 luglio 2018 Ho letto di autori pronti a ri-pubblicare con EAP. Dal progetto editoriale al contratto di edizione e oltre [Rotondi, A.] Avete capito, vero? Io ho fatto una prova di distribuzione con un solo libro di un unico "editore" e l'ho cercato in quasi tutte le librerie indicate come fiduciarie dall'editore stesso. Allora sì che ci capiremmo qualcosa di più. Non vogliamo in nessun modo illudere gli scrittori che ci affidano le loro opere ed è per questo che non chiediamo 1 centesimo. in A pagamento, Da Così, a differenza del personaggio di Dickens, che dopo aver incontrato i fantasmi diventa più buono, le case editrici diventano più cattive, si riempiono di scoraggio e di frustrazione e pur di “tirare a campà” ecco che il “dindindin” della saccoccia, Nelle case editrici a pagamento, invece, il testo viene accettato anche solo in base al fatto che l’autore paghi per essere pubblicato: dunque non si interviene sulla struttura del testo che viene data per buona, ci si limita alla correzione di bozze, ad alcuni interventi sulla … Premi organizzati dalle case editrici a pagamento per donarsi autorevolezza. Se invece scrivi solo per te stesso, questo non accade. Se tu le hai intervistate, hai dei documenti che ti mettono al sicuro, e questo trasformerebbe il tuo pezzo "di colore" in un testo di denuncia.