The work has undergone two restorations, in 1917 and 2005, but is generally good condition considering its fragility and age. Questo pittoricismo crea una pittura densa e pastosa, un corpo bronzeo, come una lamina a sbalzo su una superficie piana, raggiungendo una tensione muscolare e una volumetria ancora più marcate rispetto alla croce di Giunta a Bologna. Il Crocifisso di Santa Croce a Firenze rappresenta una evoluzione del Crocifisso di San Domenico ad Arezzo. Lo studio recente, rigoroso e dettagliato di Luciano Bellosi[1], ha permesso di stabilire come il crocifisso sia da ricondurre alla fase giovanile del pittore, sia da considerare la primissima opera tra quelle sopravvissute ed attribuite oggi a Cimabue e databile quindi attorno al 1270. Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268 - 1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. The Crucifix by Cimabue at Arezzo is a large wooden crucifix painted in distemper, with gold leaf, by the Florentine painter and mosaicist Cimabue, dated to c. 1267–71. [8] The predominance of green hues emphasised the examination of near death and decay. Il Cristo benedicente, rappresentato nel tondo in alto, non fu realizzato da Cimabue. Anche il volto e la capigliatura non sono risparmiati da questo pittoricismo esasperato. Explore content created by others. Gesù Cristo crocifisso con gli occhi chiusi, la testa reclinata sulla spalla, il volto sofferente, il corpo inarcato in avanti per le dolorose contrazioni e i piedi inchiodati separatamente alla pedana: questo tipo di iconografia, con Gesù sofferente sulla croce viene … Il corpo è diviso in aree circoscritte e ben distinte, quasi come i pezzi di un'armatura scomponibile. Lo schema iconografico è quello del Christus Patiense il ricordo delle croci di Giunta Pisano è senza dubbio molto forte; ma il Cristo di Cimabue è davvero grandioso, le sue forme sono più statuarie e danno una maggiore impressione di rilievo. English: - CrocifissoCimabue-Arezzo-Photo taken by Senet. Sono la Vergine e san Giovanni evangelista a sinistra e destra rispettivamente, entrambi vestiti con l'agemina. Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268 - 1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. ed è custodito nella Chiesa di San Domenico ad Arezzo. Prima opera attribuita al maestro, vi si legge un distacco dalla maniera bizantina all'insegna di un maggior espressionismo. Cimabue, Crocifisso, chiesa di San Domenico Arezzo Cenni di Pepe, known as Cimabue (c. 1240 – c. 1302) Cimabue , pseudonimo di Cenni di Pepo (Firenze, 1240 circa – … April 20, 2010-Perspective correction, crop and blackframe with GIMP by Paolo Villa 2019 - This file was derived from: CrocifissoCimabue-Arezzo.JPG - Il crocifisso di Cimabue (1268-1271), restaurato, conservato nella chiesa di San Domenico ad Arezzo. Indiscutibile è la derivazione dalle croci di Giunta Pisano che ha già definito la nuova impostazione compositiva del Christus pathiens, cioè una visione drammatica del Cristo Prima opera attribuita al maestro, vi si legge un distacco dalla maniera bizantina all'insegna di un maggior espressionismo. 28 relazioni. Cimabue ad Arezzo, Il Crocifisso Restaurato: L’opera documenta il restauro del crocifisso della chiesa di San Domenico ad Arezzo, dipinto da Cimabue (la prima opera da lui eseguita, prima del viaggio a Roma del 1272) e recentemente restituito alla sua collocazione dopo un intenso intervento di restauro. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta l'8 ott 2020 alle 18:03. Ciò è conseguito grazie ad un pittoricismo che fa uso di righe scure molto sottili, parallele e concentriche, tracciate con la punta del pennello, la cui densità si fa più alta nelle zone scure e più rada nelle zone chiare del corpo. In alto è presente la scritta I.N.R.I. I crocifissi di Cimabue. I peli della barba, riuniti in tante ciocchettine sottili in Giunta, sono qui così fini da essere dipinti singolarmente e fondersi con le linee dei chiaroscuri degli zigomi. il colore è steso in un tratteggio sottile che imprime al volto uno stacco dalla tavola. La facciata asimmetrica, in muratura, comprende anche il campanile a vela dotato di due campane. L’importante evoluzione artistica di Cimabue si può notare attraverso uno dei soggetti preferiti della sua pittura: il crocifisso dipinto su tavola di legno.. Il Crocifisso di San Domenico – Arezzo. See Kleinhenz, 224, Christ enthroned with the Virgin and St John, https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Crucifix_(Cimabue,_Arezzo)&oldid=976414881, Paintings depicting the Crucifixion of Jesus, Creative Commons Attribution-ShareAlike License, This page was last edited on 2 September 2020, at 19:54. [3], The Crucifix was commissioned by members of the Dominican Order for the Basilica of San Domenico, Arezzo, Tuscany, where it has hung since its completion, above the high altar; occupying, in the words of art historian Monica Chiellini, the "position of absolute prestige...and the most decorative element [in a medieval church]". Anche il pittoricismo summenzionato ereditato da Giunta Pisano diventa più fluido nelle opere immediatamente successive, con passaggi chiaroscurali sempre più morbidi. Chiesa di San Domenico: Crocifisso di Cimabue - Guarda 512 recensioni imparziali, 520 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Arezzo, Italia su Tripadvisor. Above this again is a small panel showing Christ with his hand raised in blessing. crocifisso cimabue, Visitare e cosa vedere ad arezzo, musei, edifici storici, manifestazioni, chiese, fiera antiquaria, itinerari turistici The sway of his rigid body indicates contortions brought about by pain. The Crucifix by Cimabue at Arezzo is a large wooden crucifix painted in distemper, with gold leaf, by the Florentine painter and mosaicist Cimabue, dated to c. 1267–71. Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268-1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. Il corpo di Cristo, il tipo di panneggio e la decorazione della croce derivano da Giunta e la croce aretina potrebbe apparire come una semplice imitazione se non fosse per la particolare flessione, che si sforza di trovare un equilibrio fra realismo e intellettualismo, con effetto più dinamico ed espressivo, ma anche di geometrica purezza. Both rest their heads on their hands, while Mary is shown weeping. Interno della Basilica di San Francesco, Arezzo, con il Crocifisso del Maestro di San Francesco (0) Capolavoro di Piero della Francesca. Cimabue, nel Crocifisso di San Domenico ad Arezzo, concepì il corpo di Cristo, sulla croce, come una persona e non come una astratta divinità. It shows a painted representation of the near dead body of Christ on the cross, with Mary, mother of Jesus and John the Evangelist at either end of the cross beams. Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268-1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. Inoltre Cimabue riesce ad imprimere maggiore volumetria all'intera figura e alle singole parti del corpo, dotando i muscoli di un vigore ed una possanza solo parzialmente raggiunti prima. ). Nelle zone di contatto tra zone diverse, per esempio al confine tra i muscoli pettorali e il costato, si passa improvvisamente da un'alta ad una bassa frequenza di righe sottili, mentre all'interno della stessa area, per esempio entro il muscolo pettorale, si ha un gradiente, un passaggio graduale che crea una modulazione chiaroscurale ben precisa e autonoma. He wears a red gilded loincloth to cover his modesty. Da sempre conservato nella chiesa, il Crocifisso di Cimabue fu restaurato una prima volta nel 1917 e, più recentemente, nel 2005. Chiesa di San Domenico: Crocifisso del Cimabue - Guarda 510 recensioni imparziali, 510 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Arezzo, Italia su Tripadvisor. Rispetto alle precedenti opere di questo tipo, il corpo di Cristo è più fisicamente corporea, dipinto come un oggetto reale, e la sua anatomia più strettamente reso. La somiglianza con il Crocifisso di Arezzo è solo apparente. CROCIFISSO (1287 circa) Cimabue (1240 circa – 1302) Museo dell’Opera di Santa Croce a Firenze Legno cm. The crucifix has been in situ at Arezzo since its completion. Small and quiet with a beautiful Cimabue cross This church is in a piazza with benches and shade trees, good for taking a break. Prima opera attribuita al maestro, vi si legge un distacco dalla maniera bizantina all'insegna di un maggior espressionismo. Quest'opera di Cimabue è fortemente ispirata al Christus patiens di Giunta Pisano nella basilica di san Domenico a Bologna. Cimabue's Arezzo crucifix, c. 1268–1271. 448 x 380. Crocifisso della basilica di San Domenico, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Crocifisso_di_San_Domenico_ad_Arezzo&oldid=115944322, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Sui volti di tutte le figure sono presenti una cavità profonda a forma di cuneo, nel punto in cui il sopracciglio incontra la base del naso e sopra il labbro superiore della Vergine è presente una striscia bianca che produce l'effetto di uno sdoppiamento. La croce riporta l'iconografia del Christus patiens, cioè un Cristo morente sulla croce, con gli occhi chiusi, la testa appoggiata sulla spalla e il corpo inarcato a sinistra. There are some crumbling frescoes on the walls, but the star is a magnificent crucifix by Cimabue. This is the earlier of the two extant crucifixes attributed to him. Questi tratti bizantineggianti, che Cimabue ha ereditato dal maestro o artista ispiratore Giunta Pisano, sono ancora presenti nel Crocifisso di Santa Croce, ma scompariranno nelle opere successive. Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (Cimabue) Considerata una delle prime opere della pittura cimabuesca, il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo è databile tra la fine del settimo e l’inizio dell’ottavo decennio del Duecento (secondo le ricerche di Eugenio Battisti al 1270 ca. Il torace è segnato da una muscolatura tripartita, le mani appiattite sulla croce e i colori preziosi, sia per l'uso dell'oro che del rosso. Lo sfumato presente nell’opera compare anche nella Maestàconservata presso il Museo del Louvre di Parigi. La croce è affine al Crocifisso della basilica di San Domenico di Giunta Pisano sia perché Giunta Pisano era stato l'artista più stimato e di riferimento alla metà del secolo sia perché la chiesa domenicana aretina non poteva non dipendere dalla chiesa principale dell'ordine, la basilica di San Domenico a Bologna. Nella croce dipinta e sagomata, al centro, compare: 1. Più dolce è il volto di Cristo, anche se ottenuto con uno stile ancora asciutto, quasi "calligrafico". [5], The panels are brightly painted and gilded, to fit the style of a 13th-century church, where it would have been among similarly coloured frescos, capitals, icon paintings and stained glass windows. Di conseguenza, la resa è più naturalistica ed espressiva. La superficie pittorica è liscia le pennellate sono sfumate rispetto ai segni grafici che compaiono nel Crocifisso di San Domenico. Unico esempio della produzione giovanile di Cimabue è il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo, opera di altissima qualità risalente al 1270 ca. per esteso (Hic est Ihesus Nazarenus Rex Iudeorum). Lo hanno attribuito ad altri artisti pochi studiosi quali Van Marle, Del Vita, Sirèn, Lavagnino, Garryson e Nyholm. > Arezzo > Chiesa di San Domenico e crocifisso di Cimabue. Ai lati del braccio orizzontale della croce sono presenti i due dolenti a mezzo busto in posizione di compianto, che guardando lo spettatore piegano la testa e l'appoggiano a una mano. Le ciocche dei capelli si sfrangiano in ciocchettine sempre più minute, un effetto ben più marcato rispetto alla precedente croce giuntesca. The mourning figures of Mary and John the Evangelist are shown at half length at either end of the vertical cross beams. Pur essendo assegnata a Cimabue dalle fonti più antiche, quest’opera ha suscitato talvolta dubbi circa la sua attribuzione…, attualmente la critica è propensa, quasi unanimemente, a riconoscervi la mano del grande Maestro. A rivelare una datazione così precoce sono le crisografie bizantine presenti nel perizoma di Cristo e nelle vesti dei due dolenti, motivi che Cimabue non adotterà più nelle opere successive, a partire già dal crocifisso di Santa Croce che è considerata la sua seconda opera, di poco anteriore al 1280. "Crocifisso" è un dipinto autografo di Cimabue, realizzato con tecnica a tempera su tavola nel 1268-71, misura 336 x 267 cm. Questo già a partire dal Crocifisso di Santa Croce. [5], This veil becomes almost transparent in the Franciscan Santa Croce crucifix. Art historians have established it as probably one of Cimabue's earliest works. Arezzo, Chiesa di San Domenico La chiesa dell’ordine domenicano venne iniziata nel 1275 e terminata all’inizio del Trecento. The church is small and usually deserted. [5] This is most especially seen in the contortions and body type of Christ, the drapery, the architecture of the cross beams, the patterned borders and the figures of Mary and John the Evangelist at either end of the vertical cross beams. I lati della croce sono decorati con figure geometriche che imitano una stoffa. Ma è soprattutto il profondo solco che dall'angolo dell'occhio attraversa tutta la guancia ad essere rivelatore in questo senso: questo tratto arcaico è presente su tutti i volti di questo crocifisso, solo accennato sul volto della Madonna dolente (ma assente sugli altri volti) nel crocifisso fiorentino e del tutto assente a partire dalla Maestà del Louvre, collocabile intorno al 1280. Cimabue, Crocifisso, 1268-1271 circa, tempera su tavola, 336×267 cm. Cimabue infatti arcuò ancora maggiormente il corpo di Cristo, che ormai deborda occupando tutta la fascia alla sinistra della croce. La chiesa contiene anche un crocifisso del Maestro di San Francesco, un contemporaneo di Cimabue. Il Crocifisso che domina sopra l’altare di San Domenico ad Arezzo è l’opera meglio conservata del maestro fiorentino. Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268-1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. Nel tondo in alto è raffigurato il Cristo benedicente. [2] In this, the work seeks to appeal to the viewer's heart rather than mind, and perhaps attempt to break the barrier between viewer and deity. Chiesa di San Domenico e crocifisso di Cimabue. Questo è il primo dei due crocifissi esistenti a lui attribuiti. This is evident in that his body leans far more towards the viewer's left, and that his loincloth obscures a greater part of the patterned border alongside the crossbeam.[5]. [6], The saints are painted with bright coloured hues, with gold highlights along the lines of their clothes (this gilding is absent in the more austere Santa Croce panels). Prima opera attribuita al maestro, vi si legge un distacco dalla maniera bizantina all'insegna di un maggior espressionismo. [4] The arms of the cross are embellished with painted coloured hanging cloths.[6]. [3], The dating is based on stylistic advancements. Cimabue appare meno violento, ma forse più monumentale. [4][5], As such the work reflects, like the Franciscans (both order rose to importance during this period, and significantly impacted art history in their commissions, yet there are significant differences in outlook), that order's austerity, and preoccupation with the Crucifixion. The plague on the vertical bar above Christ's head bears the INRI inscription Iesus Nazarenus, Rex Iudaeorum ("Jesus the Nazarene, King of the Jews"). Crocifisso di San Domenico ad Arezzo La chiesa di San Domenico è uno dei più rinomati edifici sacri di Arezzo per la presenza, al suo interno del Crocifisso ligneo dipinto da Cimabue, considerato uno dei capolavori della pittura del Duecento, databile attorno al 1268-1270. [7] It displays the dying Christ on the cross, his eyes closed, his head resting on his shoulder, as his body buckles to the left. Arezzo, Chiesa di San Domenico, 7 aprile 2001 - 7 gennaio 2002. Non è ricordato dalle fonti antiche e il primo a pubblicarlo fu Cavalcaselle nel 1875, che però lo attribuì a Margaritone d'Arezzo. L’opera documenta il restauro del crocifisso della chiesa di San Domenico ad Arezzo, dipinto da Cimabue (la prima opera da lui eseguita, prima del viaggio a Roma del 1272) e recentemente restituito alla sua collocazione dopo un intenso intervento di restauro. It is the earliest of two large crucifixes attributed to him. La smorfia di dolore è più realistica, in ossequio alle richieste degli ordini mendicanti. Di Cimabue crocifisso Arezzo, c. 1268-1271. [4][5], As such the work reflects, like the Franciscans (both order rose to importance during this period, and significantly impacted art history in their commissions, yet there are significant differences in outlook), that order's austerity, and preoccupation with the Crucifixion. [6], It is closely modeled on the crucifix by Giunta Pisano, now in the Basilica of San Domenico, Bologna. Il primo è il Crocifisso di San Domenico, realizzato ad Arezzo intorno al 1270: un dipinto di livello eccelso, dove i moduli bizantini sono rinvigoriti da una vitalità inedita, perché affrontati con spirito nuovo e con sentimenti intensi. Its importance lies, in part, in the stylistic innovations and departure from some of the prevailing Byzantine conventions of the time, towards greater expressionism (especially in its portrayal of the agonies of death by crucifixion), empathy and humanism. It is the earliest of two large crucifixes attributed to him. Il Crocifisso di Giunta Pisano, basilica di San Domenico, Bologna. Fra le opere più tarde di Cimabue e fra i suoi raggiungimenti più alti deve essere posto il Crocifisso di Santa Croce,oggi purtroppo ridotto a una larva perché terribilmente colpito dall’alluvione fiorentina del 1966. On thinglink.com, edit images, videos and 360 photos in one place. [4], Art historian Christopher Kleinhenz believes the move away from the Byzantine style was motivated by a desire to emphasise the "immediate, accessible, and human aspects of the deity", in line with the doctrines of piety emerging from both the Dominican and Franciscan orders. La rappresentazione dell’anatomia, fedele alla tra… Esso riprende ancora molto dalla tradizione bizantina e si ispira ai crocifissi di Giunta Pisano, soprattutto a quello realizzato per la chiesa di San Domenico a Bologna intorno al 1250. [1] It shows a painted representation of the near dead body of Christ on the cross, with Mary, mother of Jesus and John the Evangelist at either end of the cross beams. Il Crocifisso di Cimabue in San Domenico, che è stato oggetto di un meticoloso restauro nel 2005, è certamente tra le opere d'arte più importanti presenti in Arezzo e contribuisce non poco al richiamo turistico di questa città toscana. The crucifix was painted in the Christus patiens ("Suffering Christ") style that emerged from the mid-13th century. Adolfo Venturi (1907) fu il primo a fare il nome di Cimabue, seguito con decisione dal Toesca (1927), che fu confermato da quasi tutti gli studiosi successivi. Compared to earlier works of this type, Christ's body is more physically corporeal, depicted as a real object, and his anatomy more closely rendered. However, Cimabue goes further, especially in its portrayal of Christ's agony invoked by the contortions of his body.