il nuovo manifesto società coop. Negli anni Sessanta, infatti, il quartiere era costruito solo in parte: qualche casa popolare (le prime, vicino piazza Napoli, risalivano agli anni Venti), diverse fabbriche (la Osram e la Loro Parisini di via Savona, e poi la Tallero e la Ferrotubi) e campagna a perdita d’occhio, puntellata da qualche cascina e ricamata dall’acqua del Naviglio Grande e delle sue mille rogge, piene di zanzare e cavedani. Dopo gli anni Settanta, la storia dei Morlacchi sarebbe diventata amara e drammatica, proprio come la vita del quartiere. Dopo qualche coabitazione a San Siro e a Lambrate (900 euro per un bilocale: si dormiva anche in cucina! Appartamento in Vendita a Milano via Giambellino 70 m 2 3 locali 340000€ in via giambellino a pochi passi da p.zza napoli e dalla futura fermata tolstoj della linea blu (m4) vendiamo in stabile anni 70, al primo piano con ascensore L'alloggio si trova a 1,6 km dal MUDEC, e gli ospiti beneficiano di WiFi … È nato e cresciuto qui, ma non sa per quanto ancora ci resterà. Il Giambellino è un quartiere di case popolari, abitato soprattutto da anziani e immigrati; la via che gli dà il nome – un lungo rettilineo solcato dalle rotaie del tram e scandito da kebabbari, macellerie halal e vecchie trattorie stropicciate  – era un degradare di casette basse, tre o quattro piani al massimo: quelle più vicine a piazza Napoli, quindi al centro, con una grazia umile e a tratti signorile; quelle verso piazza  Tirana (ventre e cuore del Giambellino profondo), meno che essenziali: grigie, spoglie, sbrecciate e interrotte da cortili pieni di erbacce e mondezza. Ce n’era uno nei giardini di largo Giambellino, tra via Odazio e largo Gelsomini, di fronte alla chiesa. Difficile, ancora oggi, dimenticarlo. Evidentemente, qualcosa stava cambiando nel mio vecchio quartiere. Case in Lorenteggio-Giambellino: annunci da privato a privato e di agenzie immobiliari. Prima di andar via vidi una specie di robivecchi, tra la cooperativa e la vecchia Bersagliera, che nel frattempo si era trasformata in un ristorante peruviano. Proprio in questo periodo si ebbe un aumento del furto del rame in Discarica rame Giambellino Milano e negli impianti cittadini che giunse ad un aumento del 3%. Anche al bar Sincero non c’era più il vecchio gestore: l’attività era passata a suo figlio, che mi disse che il padre era morto qualche anno prima. La sua vitalità. In effetti, dal punto di vista abitativo, il Giambellino ha vissuto un abbandono trentennale, durante il quale molte case popolari sono state vendute (a prezzi irrisori) o lasciate al loro destino, senza manutenzione né pulizia. Incluso microfono per registrazione audio (vedi foto). Bastava fare una passeggiata vicino alla stazione di San Cristoforo, in piazza Tirana, per constatare come gli unici frequentatori fossero le famiglie di Rom, che almeno portavano i loro bambini a giocare sulle altalene. Tra gli anni 2007 e 2013 il rame aveva una quotazione molto alta, anche il rame usato era quotato 5 euro al chilo, mentre quello vergine aveva sfiorato i 12 euro al chilo. Insomma: era una città piatta. Naturalmente … La “Base”, sgomberata prima da via Segneri e poi da via Odazio, si è installata nell’ennesimo spazio abbandonato, che i ragazzi hanno risistemato da cima a fondo per ospitare un doposcuola e riunirsi con il comitato, nato proprio durante la campagna contro le occupazioni abitative. 94 case con più di 80 mq in Lorenteggio-Giambellino, da 56.250 euro di privati e agenzie immobiliari. Cosa restava di tutto questo? Non hai paura a muoverti in bici, di notte, in periferia?”, mi sobillava qualche milanese dal passo svelto. Ringraziai Rino e acquistai il libro. Renato Costantini Vallanzasca, comunemente noto come Renato Vallanzasca (Milano, 4 maggio 1950), è un criminale italiano. Insomma: di quel vasto patrimonio popolare, corale, orizzontale, non era rimasto più nulla. Il sole era altissimo, e i suoi raggi asciugavano ogni tristezza dai muri delle case, dai panni stesi e dalle automobili parcheggiate. ), decisi di trasferirmi al Giambellino, un quartiere popolare nel quadrante sud-ovest della città. L'alloggio si trova a 1,6 km dal MUDEC, e gli ospiti beneficiano di WiFi gratuito e un parcheggio privato disponibile in loco. La sua creatività la esprimevasfilate di Dopo gli anni Settanta, la storia dei Morlacchi sarebbe diventata amara e drammatica, proprio come la vita del quartiere. Forse Milano non era poi così piatta; forse c’era della brace, sotto le macerie lasciate al mattino dalla movida straziante dei Navigli. editrice. I genitori di Manolo furono arrestati più volte, come gli zii e tanti altri compagni, mentre l’eroina conquistò le strade del Giambellino, bruciando come calce viva intere generazioni di giovani. Completo per la stampa di fotografie come si vede in foto vendo a 50 poi para calore in ottone d'epoca su base legno vendo a 80 poi stufa a legna usata vendo a 350 poi bici MTB in buone condizioni vendo a 70 poi cavalletto edile anni … Al punto che in alcuni stabili, come il civico 146 di via del Giambellino, i condomini si sono organizzati per ristrutturare e autogestire il palazzo, visto il totale disinteresse di Aler e del Comune. Poi invece, scoprii che si trattava di un posto al civico 50, vicino piazza Napoli: ai tempi della canzone si chiamava Bar Gino, dal nome del fondatore, Gino Galli; oggi si chiama Bar Masuri: il nuovo proprietario, Nando (nipote del Gino) gestisce anche la salumeria accanto. In 10 anni hai un quartiere nuovo e moderno. E via dicendo. La solidarietà aveva la forma dura, tangibile dei legami tra uguali, e la paura sembrava essere l’ultimo dei sentimenti, lungo le strade dove gli zanza concludevano alla svelta i loro affari. Rumori dal Giambellino è una creazione sonora che racconta un quartiere di Milano attraverso le voci dei suoi abitanti, dagli anni 70 a oggi. Giambellino, Via Massimo Gorki, vendesi ampio open-space di mq. 50/19 Gabetti Santa Rita / Famagosta - ad. Il proprietario era un signore panciuto e claudicante, che faceva volentieri quattro chiacchiere appoggiato al bancone: “Eh, una volta sì che era bello il Giambellino. Guardava dritta nell’obbiettivo, con i capelli legati e l’aria attenta, molto seria. Quando sbarcai a Milano, nell’autunno del 2006, mi sembrò subito claustrofobica: piccola, stretta, ordinata e umidiccia, aveva un aspetto severo e raccolto, che vedevo riflettersi nei cappotti delle persone, lungo i viali senza alberi, e sui palazzi che custodivano banche e uffici. C’erano centinaia di persone, arrivate da tutte le parti. Di lì nacque la sezione “Battaglia” del Pci, dal nome del partigiano Giancarlo Battaglia fucilato a Milano durante l’occupazione nazifascista. Nando e Nino mi mostrarono decine di foto del vecchio locale, quasi tutte in bianco e nero: il bar era un gioiellino, il bancone sembrava fiammante, e vedere Nino ragazzo e in divisa da barman, mentre ce l’avevo davanti in carne e ossa con la sua giacca di panno e i suoi settant’anni, mi mise addosso una tenerezza struggente. Se non lo fanno è solo perchè hanno paura di perdere il “giochino” del quartiere degradato che fa “molta cronaca” e “dibattito”. Sull’uscio di una casa popolare in via Giambellino c’è Mario, novant’anni. Gli altri due, un maschio di 16 e una bambina di 10 anni, sono ricoverati in gravi condizioni.La famiglia è originaria dell'Ecuador, residente a Milano da molti anni, nel quartiere Giambellino. Aveva un accento vagamente pugliese, e mi disse: “Eh, meno male che almeno questa merceria esiste ancora. Lo spostamento dei Morlacchi a sinistra continuò per tutti gli anni Sessanta, finché, dopo il ’68 e l’autunno caldo del ’69, la rottura con il Pci divenne definitiva. “Non ho un dato preciso, ma raccolgo da anni materiale sul quartiere: il Giambellino in quegli anni era … “Che le devo dire… Questo quartiere non si riconosce più, da tanti anni ormai”. Il governatore lombardo, Roberto Maroni, aveva promesso “duecento sgomberi a settimana”, e a cadenza quasi quotidiana si veniva a sapere di famiglie buttate fuori dall’appartamento occupato, con bambini, materassi e panni in mezzo alla strada. Mi mostrò il suo negozio, pieno di tessuti, bottoni e fili colorati. “Allora vi trovate bene con gli stranieri, no? Registrati. n. 196/2003. Mi avventurai all’interno del capannone, dov’erano stipati mobili di ogni sorta ed epoca: ai piedi di una credenza, dove stavano appoggiate tele brutte dalle cornici sgargianti, vidi un quadretto con la foto in bianco e nero di una bambina: aveva un grembiule con il fiocco candido, una biro tra le dita e un’enorme carta geografica dell’Italia alle spalle. Milano zona 11 . Un giorno andai lì con un amico, per farmi raccontare un po’ di storie. B. Beh, alura… Verso la fine degli anni … Sapeva di legni scricchiolanti, di vecchie cementine e di stoffe infeltrite, con un’insegna che probabilmente campeggiava lì dal 1950 insieme all’attestato di “bottega storica”, rilasciato dal Comune. Era una di quelle foto che si facevano un tempo, in posa e con il fotografo, quando mandare i figli a scuola era motivo di orgoglio, per le famiglie più umili. Celentano abitava in largo Gelsomini, Gianco in via Savona, mentre Bramieri andava a trovare sua madre, che stava da quelle parti: in un modo o nell’altro si trovavano tutti da Gino, spesso con la chitarra, per farsi una cantata. Tra Tortona e Giambellino, proponiamo in VENDITA splendido bilocale di circa 70 mq al piano seminterrato di uno stabile anni 70. Oggi invece, con tutti questi immigrati…”. 44/19 Gabetti Santa Rita / Famagosta - Ad. Fondo di garanzia Legge 662/96 ISSNA Stampa: 1594-5529. Si era aperta una stagione rivoluzionaria, gli operai entravano in contatto con gli studenti, e Pierino e Heidi, i genitori di Manolo, fecero conoscenza con alcuni compagni dell’Università di Trento: Margherita “Mara” Cagol, Renato Curcio e Giorgio Semeria. In ottime condizioni e perfettamente funzionante. Tre ore in compagnia di MRP75 e del Dr. Joe Setty, tra notizie, rubriche, ospiti e grandi successi musicali! In 10 anni hai un quartiere nuovo e moderno. Quando Curcio parlava, i compagni presidiavano la piazza armati. Al Giambellino-Lorenteggio film Anni 70 di Letizia Rittatore Vonwiller. Erano tanti. Perché il proprietario del merlo è un arabo”, avevo risposto, cogliendo l’apprezzamento. Un’“agopuntura urbana” – così l’hanno definita gli architetti di G124 – finanziata dallo stesso Piano grazie al suo stipendio da senatore. Non vedi tutta la sporcizia che lasciano?”. Oggi nuovo round, Risale al 12,3% il tasso di positività al Covid-19, Legge di bilancio: «Un coacervo di misure condivisibili senza una politica di bilancio ben delineata», Whirlpool a Napoli vuol risparmiare perfino usando la cassa Covid, Via il voto in numeri alle elementari, «la pagella dalla parte dei bambini», Giornalisti di Al Jazeera hackerati dal software israeliano Pegasus, Prove generali di Brexit, mezza Europa blocca gli spostamenti dal Regno unito, La variante inglese fa paura. Ad ogni modo potete anche avere delle montature in stile anni ’70 alla Woodstock, vale a dire linea essenziale delle Montature Occhiali Da Vista Giambellino Milano con delle lenti colorate che possono essere anche a più colori 70, posto al piano seminterrato di una palazzina di quattro piani degli anni... 230.000€ 2 cam Per favore, correggere i seguenti errori di input: Non ricordi la tua login e/o la password? per chiedere la parola e aprire un confronto con le autorità di Roma. E piazza Tirana stava ancora lì, con i suoi zingari a giocare sulle altalene e il suo traffico, il suo tram, e le sue case basse e brutte, e tutta la sua enorme storia da raccontare. … Due ragazze dell’Est Europa brigavano tra le stoffe e le reti dei letti, mentre un operaio dalla faccia cotta saldava due cavi elettrici. I “cinesi” riempivano i muri del quartiere di ideogrammi orientali, mentre i “fazzoletti” (così venivano chiamati i fascisti) e la polizia erano scacciati non solo dai comunisti e dalla piccola delinquenza locale, ma anche dalla varia umanità del quartiere, che li proteggeva come il fiume fa con i suoi pesci. Videocamera d'epoca anni '70. Nel cortile erano ammassate montagne di chincaglieria: bulloni, chiodi, tappeti, madonnine, vecchie scarpe, giocattoli sbiaditi e ferraglia di ogni tipo. Per capire che personaggio fosse mio zio, avresti dovuto vedere il suo funerale. Non solo in senso metaforico, ma fisico: la si poteva percorrere in bici da nord a sud senza incontrare una salita. Erano “figli del popolo, proletari che mantenevano un forte spirito di ribellione antisistema”, e avevano attraversato il Novecento e la storia del movimento operaio senza scendere a patti con nessuno: né col Fascismo, né con la Repubblica che aveva tradito gli ideali della Resistenza – cui i Morlacchi contribuirono da partigiani – lasciando i padroni al loro posto, e i lavoratori alla loro miseria. Nella Casbah, poi, sembrava soffiare un’aria rinnovata, quasi primaverile: il parchetto di via Odazio era curato, e da qualche anno ospitava la Casetta verde, un laboratorio di quartiere dove operano diverse associazioni, con tanto di orto comunitario puntellato da girasoli, zucchine, pomodori e insalate varie. testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari. La via Giambellino “felliniana” Dal Bar Gino, dal suo bancone in radica di noce e ottone, prodotto dalla Zanchi e Angeloni e dal suo biliardo (che ora non c’è più…) sono passati in tanti.Dai famosi Duilio Loi, … 70, posto al piano seminterrato di una palazzina di quattro piani degli anni cinquanta. Ed ecco che al posto della Bersagliera, dove si cantava in milanese davanti a un piatto di brasato, c’era un ristorante marocchino: specialità di pesce e cous-cous; dove c’era il prestiné (il fornaio, in milanese) sorgeva un piccolo phone center con insegne in arabo e romeno, mentre lungo i marciapiedi sporchi e i parchetti incolti erano sempre più frequenti i passeggini spinti da capi dolcemente velati: donne robuste dal passo morbido che camminavano a testa bassa, sotto lo sguardo severo di vecchie milanesi affacciate ai davanzali. Il fatto è che al Giambellino erano rimasti solo gli anziani, abbandonati, di fatto, alla contemplazione della loro vecchiaia. Nel quartiere di case popolari Giambellino-Lorenteggio, 2700 alloggi, il 70% delle famiglie ha un reddito che non supera i 15.000 euro di isee-erp. Che razza di periferia è un posto che dista venti minuti dal centro città? Alle 21,30 c’è la proiezione. Decisi di perderci del tempo e la domenica, anziché naufragare in centro o nei soliti posti da terroni milanesizzati, iniziai a frequentare il quartiere. Del gruppetto di avventori, poi, faceva parte anche un femminiello: un uomo esile dall’età indefinibile, con un caschetto cotonato biondo platino, enormi occhiali da sole e un delicato foulard a fiori intorno al collo. Insomma: quei bar, quelle storie, quelle foto mi suggerivano di scavare, di scoprire. Come nuova come si può vedere dalle fotografie. I marciapiedi del quartiere sono vere e proprie discariche a cielo aperto, chiunque passi per la via si sente autorizzato a scaricare di tutto, risparminadosi così la … “Il progetto di riqualificazione complessiva”, fa sapere l’Aler, “dovrebbe … Qui, fra gli anni 60 e 70, è cresciuto Renato Vallanzasca e ha formato la sua prima banda, qui è sorto il nucleo storico delle Brigare rosse, da qui si è diffuso lo spaccio di eroina, qui c’erano le bische di Turatello, figlio naturale di un boss italoamericano. I soldi scarseggiavano, e lì avevo trovato un monolocale supereconomico: 500 euro per un grosso stanzone con cucinetta (abitabile), bagno e disimpegno; l’avrei condiviso con Alen, un gigantesco amico serbo appassionato di viral marketing e di slivovica. Non vedi come riducono i cortili dei palazzi? Funziona a nastri avvolgibili (vedi supporti in foto). Tornandoci anni dopo ho riscoperto il grande fascino del Giambellino. Milanese da varie generazioni, Ulla si è trasferita in Giambellino da via Farini, ormai 25 anni fa. 245 annunci di case in vendita a Giambellino, Milano da 22.186 euro. I Morlacchi erano iscritti, ma nel 1960 parteciparono a una storica scissione dal partito, che secondo i “dissidenti” aveva assunto posizioni revisioniste: nacque così Luglio ‘60, un gruppo politico vicino al maoismo che portò uno dei fratelli, il Dino, a fare addirittura un viaggio in Cina, ricevuto nientemeno che dal Grande Timoniere in persona. Tra i manifestanti, con mia sorpresa, c’erano tante donne – per lo più italiane – e un gruppo di giovani che non avevo mai visto. I genitori di Manolo furono arrestati più volte, come gli zii e tanti altri compagni, mentre l’eroina conquistò le strade del Giambellino… Abitazione composta da ingresso, zona soggiorno con … Amministrazione trasparente: la testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Diventavano tutti amici”. Sono tornata al Giambellino qualche settimana fa, per capire se i germogli che avevo scorto nel 2014 fossero fioriti. Rif. In seguito al boom economico, negli anni ’60 e ’70, si sono moltiplicate le fabbriche, soprattutto lungo il Naviglio Grande e la ferrovia. Dopo il Giambellino, come grandezza del mercato, c’erano Baggio, Quarto Oggiaro e molto dopo Bovisa e Affori. “Qui è pieno di case vuote, lasciate cadere a pezzi”, mi spiegò una ragazza della Base; “Eppure gli sgomberi continuano, così come i distacchi del gas di chi non riesce a pagare la bolletta. il Progetto Memoria Il Giambellino di una volta raccontato dai suoi abitanti storici, per scoprire come si viveva una volta in quartiere e come si potrebbe viverci meglio oggi. Il bilancio, alla fine, fu di otto feriti. Così, almeno, recita il masterplan dell’accordo, che secondo i ragazzi della “Base” minaccia di gentrificare il quartiere, sbriciolandone il cuore popolare. “Non sappiamo ancora dove saranno collocati gli abitanti degli edifici da abbattere; mentre le case dove abitano gli anziani soli, che rappresentano oltre il 60 per cento degli alloggi, verranno liberate per destinatari più danarosi”, spiegano i ragazzi. “Tutto questo succedeva al Giambellino, dove ho trovato l’humus ideale per crescere bene!”. Una pedalata di quindici, venti minuti, ed ero già sotto le coperte. Cosa ne sappiamo, Johnson isolato, incubo scaffali vuoti a Londra, Niente scossone, testa a testa dei partiti nazionalisti a Mostar, L’altra Ungheria, un’alleanza a sei contro Orbán, Macron positivo al virus, autoisolamenti a valanga, La strategia soft messa a dura prova, il premier svedese in calo di consensi, Jean Genet, quelle valigie cariche di appunti e acrobazie, Le varianti sociali (economiche e anche affettive) del covid, Beethoven, alla ricerca del metronomo perduto, Hangama Amiri, ricordi dell’Afghanistan nelle stoffe colorate, Perché i giochi online piacciono tanto al crimine informatico, Top Music Book, i libri imperdibili da regalare a Natale, I migliori videogiochi dell'anno... e del decennio, «Oceans in Transformation», tutte le traiettorie sono ad alto rischio, Lucrezia Borgia: duchessa, donna, cristiana, La novella visionaria e le tavole di Rébecca, Sfrigolio di un lapis sul foglio e impasto luminoso del colore: cento anni di FILA, Savinio, Malipiero e l’Italia moderna nelle ville ai Ronchi, Carlo Galli, primo: revocare la pretesa di legittimità del già dato. La sera stessa iniziai a leggerlo, immergendomi in una Milano sconosciuta, evidentemente trascorsa eppure così viva, fresca per me. È una donna dal passato accattivante. L’ultima volta che ho passeggiato in via Segneri c’erano transenne sormontate da un’enorme gru, per gli scavi della metropolitana. Le case popolari costruite negli anni ‘40, la mala di Vallanzasca e la ballata di Gaber. Lo ricordo ancora negli anni 70, ma quelli erano gli anni in cui in quella zona c’era più eroina della farina per cucinare, per cui lo fecero sparire in fretta. Uno studio di grande impatto visivo, a tinte calde e forti, che distilla piccole dosi di psichedelia tra locandine originali dei polizieschi anni ’70. L'immobile è composto da: ingresso, soggiorno con cucina a vista, … © 2020 Locali per feste 18 anni a Milano - Giambellino Sei alla ricerca di locali per la tua festa di 18 anni a Milano - Giambellino ? Il Giambellino, infatti, sarà attraversato dalla nuova linea blu della metropolitana, che prevede ben tre stazioni nel quartiere: Gelsomini, Segneri e San Cristoforo, la stazione ferroviaria oggi sottoutilizzata che farà anche da capolinea, in piazza Tirana. Via Ettore Ponti 62, Milano Trilocale Vendita Rif. In piazza Tirana, una delle poche realtà sopravvissute al tempo è la Cooperativa, una specie di circolo ricreativo dove i vecchi giambellinesi si riuniscono per giocare a carte, a carambola o a stecca sul velluto dei biliardi. D’altronde, il cuore del Giambellino era proletario, operaio: dalle fabbriche metalmeccaniche del Dazio (in fondo al Lorenteggio, al confine tra Milano e Corsico), spesso durante gli scioperi partivano cortei spontanei che, bandiere rosse al vento, arrivavano in piazza Tirana per fermarsi in trattoria. Il Pussy Cat, anni ’ 70, Centro Apice - Università di Milano Pietro Cavallero nel cortile della caserma di via Moscova, 1967, (Olympia) Il Questore Vincenzo Agnesina nel suo ufficio. Sei alla ricerca di locali per la tua festa di 18 anni a Milano - Giambellino?In Meeting Hub puoi trovare una selezione delle migliori location per eventi, ristoranti, hotel e locali per feste di diciottesimo, da affittare per dar vita a una festa di 18esimo a Milano - Giambellino… Si tratta di un cinema popolare di terza visione, ubicata in un quartiere periferico: è l’evoluzione del modello di sala rionale degli anni … Insomma: avevo scoperto che il Giambellino era stato la culla della lotta armata in Italia. ze Navigli/via Giorgio Merula (in prossimità della nuova fermata M4) in stabile civile anni '70 … Ci è capitato che qualche marocchino comprasse la birra da noi e poi si mettesse a fare casino. Il Giambellino è uno dei quartieri più esposti ai rischi peggiori, il rione è ormai degenerato in una situazione mostruosa. Almeno, nel 2008 era questa la sensazione che mi lasciavano addosso certe conversazioni: nei bar, nelle trattorie, in qualche vecchio negozio. Per proseguire con la lettura de il manifesto effettua l'accesso in questa pagina. A queste azioni seguiva la distribuzione di volantini […] che descrivevano le ragioni dell’azione ed elencavano le informazioni in possesso della ‘ditta’”. Qui, dove l’unico banco pienamente funzionante è la macelleria “da Vito”, che vende carne e la prepara al momento, è stata costruita una piccola pedana di legno e sono state inserite delle fioriere. M.U. ISSN WEB 2465-128. Immagini, queste, che affioravano nella mia testa come tappi di sughero, anche se in realtà non potevo averne memoria; e che mi lasciavano addosso la nostalgia di qualcosa che non avevo vissuto, ma che sentivo comunque appartenermi, in qualche modo. Tra Tortona e Giambellino, proponiamo in VENDITA splendido bilocale di circa 70 mq al piano seminterrato di uno stabile anni 70. Nel quartiere la presenza comunista era palpabile, e visti i tempi – negli anni Cinquanta i “rossi” non erano amati dalle nascenti istituzioni – i militanti si incontravano negli ex rifugi antiaerei delle case popolari, ribattezzati “catacombe”. ... Case popolari di via Giambellino dal 132 al 144 negli anni … Veronica si occupa della zona del Giambellino da cinque anni: «Qui il protocollo non è mai stato attuato. Da giovane ha fatto la cuoca, oggi la chiamerebbero chef. Non solo: pochi mesi fa, Comune, Regione e Aler hanno firmato un’intesa per riqualificare la zona, che prevede un investimento di 80 milioni di euro non solo per ristrutturare il patrimonio di edilizia popolare, ma anche per ridisegnare il quartiere nelle sue componenti sociali, con una “estensione dell’offerta abitativa ad una platea più ampia e diversificata”, con conseguente “riduzione della morosità”, e con un’“economia di prossimità” che punti ad “aumentare e migliorare la capacità di spesa nel quartiere allargando l’utenza a soggetti più numerosi (e anche più solvibili)”. Il Giambellino è il territorio dove cresce il mito della famiglia Morlacchi e delle prime Brigate Rosse, ma anche il quartiere di formazione criminale di Renato Vallanzasca (e di tanti altri) nonché uno dei primi supermercati dell’eroina a Milano già a metà anni ’70. Qui venivano Gaber, Celentano, Ricky Gianco, Gino Bramieri…”. La nostra azienda opera nel settore del modernariato zona Giambellino Milano da oltre 35 anni e ha maturato un’esperienza consistente nel settore, fidelizzando una clientela soddisfatta. “Il quartiere è cambiato in maniera terribile”, sorride Giancarlo, il segretario della Cooperativa; “Adesso di milanesi ce ne sono pochi, sono tutti zingari e immigrati. […] In più di una occasione, su numerosi tetti delle case tra piazza Tirana e via Lorenteggio comparvero scritte e bandiere dell’Organizzazione”. Un pò come a New York negli anni 70… Se nei primi anni del ’900 era stato un ballo non visto per nulla di buon occhio e parecchio osteggiato dalla borghesia e dalla polizia, con il passare degli anni la Bachata Giambellino Milano è stata molto rivalutata. Quegli anni, storicamente rappresentati come cupi, pesanti, iper-ideologizzati (“di Piombo”, appunto), facevano a pugni con l’affresco vivace e umanissimo tratteggiato ne La fuga in avanti: gli zii di Manolo frequentavano posti come il Pinuccia Folk, sotto il ponte di via Carlo Troya, o la Bersagliera, trattoria di riferimento di piazza Tirana; locali pieni di vita, dove Jannacci beveva e cantava insieme a Renato Vallanzasca – altro personaggio cresciuto al Giambellino –, a qualche prostituta dall’ugola d’oro e a normalissimi abitanti del quartiere. composto da ingresso, soggiorno con balcone, cucina … Via Giambellino n. 80: In stabile Signorile degli anni 60, ben tenuto nelle parti comuni, proponiamo in Vendita Ampio Bilocale posto al Piano Terzo di otto, con Doppio Ascensore al piano e servizio di … Decisi di andare a vedere. Nata nel 1945, all’inizio era un campo da bocce all’aperto, con annesso bar; poi, grazie ai finanziamenti di qualche imprenditore del posto, è stato costruito l’edificio che si vede oggi, con i biliardi, la sala carte, il ristorante e tutto il resto. Nella biblioteca di via Odazio, che sorge sempre in mezzo ai giardini, mi capitò di sfogliare un altro bel libro, interamente dedicato al quartiere: Nella tana del drago, curato dal collettivo immaginariesplorazioni e pieno di testimonianze sulla storia del Giambellino e dei suoi abitanti: “[…] per tana s’intende un luogo accogliente che crea appartenenza e il drago rappresenta invece l’anomalia di una popolazione capace di trasformare i disagi collegati allo sviluppo urbano in nuove pratiche e poetiche di coesione sociale”, spiegava Marco Philopat, editore, scrittore ed ex-abitante del quartiere. 44/19 Gabetti Santa Rita / Famagosta - Ad. Per molto tempo non misi più piede al Giambellino: un po’ perché non incrociava le mie nuove traiettorie, un po’ perché mi sembrava di veder crollare, pezzo dopo pezzo, un monumento di umanità e coraggio, forse il più bello che avessi visto a Milano. Qualche sasso era stato lanciato, e le acque di quello che sembrava uno stagno avevano ripreso a circolare, comunque la si volesse vedere. Raccontami qualche episodio di cui sei stato testimone. “Ma davvero vai a vivere laggiù? Questo sito utilizza cookie di profilazione, anche di terze parti, per inviarti messaggi pubblicitari mirati e servizi in linea con le tue preferenze. Il Laboratorio di Quartiere Giambellino-Lorenteggio invita alle visioni di film con ingresso gratuito. La sua storia. Barona, Giambellino, Lorenteggio, Famagosta. Negli anni ’60 e ’70, di grande partecipazione e dibattito, Giambellino era una zona estremamente viva. 70, posto al piano seminterrato di una palazzina di quattro piani degli anni... 230.000€ 2 cam recuperali. Rif. Giambellino 10, puntata del 13 febbraio 2020 ospite Christian Frosio Il pomeriggio di SMradio è Giambellino 10, dove si apre la vetrina della nostra street radio! Tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, il Giambellino diventa protagonista di un marcato attivismo politico, sociale, sportivo, culturale. Appartamento in Vendita a Milano via Giambellino 100 52 m 2 2 locali 235000€ rif: 00339 - sei stufo di vivere in un palazzo degli anni `60-`70 e vorresti una abitazione in una palazzina nuova e con terrazzo? Sì, rubavano qualche Lambretta… Ma così, per farsi un bicchiere in compagnia.